Roda di Vael dai pressi di Carezza al Lago
A Nova Levante (BZ) ci riprovano: un enorme campeggio, 12 mila metri quadrati, nella frazione di Carezza al Lago, vicino, appunto, al lago di Carezza, uno dei posti mitici della regione. Sacrificati migliaia di metri quadrati di prato da sfalcio, di bosco con vista Roda di Vael, nei pressi dell'Angerle Hof, che già gode della vicinanza della pista di fondo e di quella per lo slittino. Il maso-garni possiede inoltre, a detta del quotidiano Alto Adige di ieri, una dependance con appartamenti, il maneggio, un minizoo e una stalla piena di mucche. Abbastanza per campare dignitosamente, mi pare.
I proprietari del maso, a distanza di 4 anni dal veto della Giunta Provinciale, ci riprovano: non si vive senza il campeggio più grande delle intere Dolomiti!
Il comune di Nova Levante già allora aveva approvato la variazione della destinazione d'uso del terreno, da "verde alpino" a "zona destinata ad attrezzature turistiche", in violazione con la normativa urbanistica provinciale. E arrivò implacabile il NO della Provincia, appoggiato da una petizione firmata in pochissimi giorni da ben 700 turisti, nettamente contrari alla realizzazione del camping e preoccupati per lo scempio ambientale di una delle zone più belle dell'Alto Adige.
Lago di Carezza (fonte: Wikimedia Commons, licenza copyleft)
Ma che importa se i primi a essere contrari sono proprio i turisti, ovvero chi dovrebbe godere della nuova struttura? Se non vengono loro arriverà qualcun altro, dov'è il problema?
Ieri sera in comune si deliberava "solo" uno studio sullo stato di sviluppo del turismo nell'area di Carezza, fortemente voluto dalla famiglia proprietaria del maso di cui sopra, con il quale si vuole dimostrare la necessità del campeggio soprattutto per ospitare i tanti camper che sostano in zona.
Insomma ci riprovano. Come spiega Hans Heiss, consigliere dei Verdi Altoatesini: "dopo una recente modifica la legge urbanistica provinciale prevede la possibilità di presentare questi studi, nei quali i comuni - e sono sempre di più, specie i piccoli - tentano la strada del declassamento ad aree economicamente depresse. La speranza è di avere la via libera per la realizzazione di nuove infrastrutture. E in questo caso il campeggio sarebbe solo l'inizio della speculazione" (Hans Heiss, quotidiano AltoAdige, giovedì 14 febbraio 2008, pag.22).
Lo vogliamo raccontare a qualche paese del cuore della Sila che Nova Levante è area economicamente depressa? Vogliamo costruire strutture per turisti anche contro il loro stesso parere e in spregio della loro volontà? E cerchiamo di infinocchiare la Provincia sperando si sia scordata del NO di 4 anni fa?
E vogliamo piantarla di darci martellate sulle balle da soli, distruggendo la cosa per la quale siamo famosi nel mondo e per la quale vengono fin qui dall'altra parte del globo, l'ambiente?
Non sapremo presto come andrà a finire, ma i presagi sono bruttissimi, anche quassù si abbassa la guardia: sta cambiando l'aria, sta sparendo la cultura della conservazione ambientale, stiamo svendendo anche l'Alto Adige.
(fonte: quotidiano AltoAdige, 14 febbraio 2008, pag.22)
Francesca,
RispondiEliminanon ho parole e forse non bastano più neanche quelle. Hai già scritto molto sull'argomento relativo allo stravolgimento e sfruttamento di un bene comune, che così come abbiamo ricevuto abbiamo il dovere di conservarlo per chi verrà dopo di noi. Come sempre accade non bisogna abbassare al guardia, quando sembra che una certa cultura sia patrimonio comune, ecco cosa succede; da una parte le Dolomiti patrimonio dell'Unesco, dall'altra parte questo tentativo di scempio. Ma da che parte vogliono stare, che ce lo dicano, così forse capiremo chi dovremo combattere. Come dice un vecchio proverbio.... "non si può avere la botte piena e la moglie ....". Ciao
Guido
Le Dolomiti patrimonio dell'umanita' non "costano". Le zone che entreranno nell'area considerata patrimonio dell'umanita' sono ad alta quota, non sono edificabili, (ad oggi, e' vero, in futuro chissa')sono giaroni, picchi, crode. Non ci si possono costruire campeggi e sono gia' protette. Quindi il marchio di patrimonio dell'umanita' costera' pochissimo e produrra' pubblicita'.
RispondiEliminaIl campeggio entra con tranquillita' in questa filosofia, non ti pare?
Secondo me non vogliono la botte piena e la moglie ubriaca, vogliono la botte piena. Stop. Il resto e' fumo negli occhi.
Tipo life ursus e nuovo collegamento pinzolo-campiglio. Come fai a farli convivere? Semplice, anche l'orso e' business, un'idea falsa di wilderness.
O sono troppo cattiva? O sono solo schizofrenici?
(giudo, a proposito, ti e' piaciuto in the wild?)
A Nova Levante ci sono stato un paio di estati addietro. Ho fatto persino la passeggiata attorno al Lago di Carezza (mia moglie aveva le infradito, tanto per rendere l'idea del tipo di turisti "da montagna" che siamo). Ci siamo trovati abbastanza bene in paese (a parte il problema della lingua). Un mega campeggio in zona al mio orecchio inesperto suona male e "rumoroso".
RispondiEliminaRicordo che vicino all'albergo c'era un campo verso il basso con una mucca e un vitello. Ogni volta che noi si passava davanti e li vedevo interrompevo la nostra passeggiatina per godermi lo spettacolo, per me insolito e bucolico, proprio di una mucca che brucava l'erba (cosa avrei dato per assaggiare del latte vero). Be', pazienza, resterà soltanto un bel ricordo e una calamita sul frigorifero di casa.
e non l'hai assaggiato, gatto, il latte vero?
RispondiEliminaalmeno il formaggio vero?
PS: il binomio plaid+libro in montagna non fa orrore nemmeno a me ;)
Francesca,
RispondiEliminacondivido appieno le tue considerazioni. Anch'io sono convinto che ormai cerchino solo la botte piena... però non bisogna demordere, prima o poi..
Into the wild, per me ha fatto un grande film. Asciutto senza nessuna concessione ad un facile sentimentalismo, crudo nella sua tragica conclusione. Ho letto che ha dovuto aspettare 10 anni per poter acquisire i diritti per poter fare il film, il che la dice lunga, sulla sua volontà di fare questo film. Consiglio vivamente e mi riprometto di leggere il libro.
Guido
Grazie della recensione, Guido. Il libro ti piacera' altrettanto, secondo me.
RispondiEliminaNo :) il latte poi non l'ho assaggiato. E il formaggio, se l'ho assaggiato, non me lo ricordo. Noi siamo turisti "pensione completa" per non avere neppure il pensiero di dove pranzare.
RispondiEliminaL'estate scorsa a Cavalese avevamo in programma l'acquisto di una scorta di mirtilli (magari erano solo per i turisti, ma almeno erano quelli piccoli e non quelli gonfi e senza sapore che trovo dalle mie parti) e anche una sosta a una sorta di spaccio di formaggi appena fuori (o al paese prima, boh). Poi però una email il giorno prima della partenza ci fece tornare con la testa altrove (una buona notizia) e in fretta. Però mia moglie ha riportato in pianura un po' di marmellatine e saponcini da regalare.
Quest'anno si vedrà. Saremo costretti a fare la nostra vacanzina lontani dalle rispettive madri in agosto.
Leggevo fuori della camera per poter fumare. Davanti avevo una sorta di collinetta, sullo sfondo una montagnetta con delle "cose" che brucavano e a destra un picco tutta roccia in lontananza verso l'inizio della valle -non azzardo il lessico corretto per non fare figure :)-. Era stupendo (e questo credo tu lo sappia molto meglio di me).
gatto, se avevano 4 zampe, la coda le corna e muggivano forse erano vacche. pero' se non muggivano potevano anche essere capre... ;)
RispondiElimina('ca miseria, ho smesso di fumare! Colpa di una bronchite da influenza che non passava, dopo un mese di astinenza ho rimesso in bocca una cicca e quasi mi raccattano dal pavimento. Passata la voglia di riprovare per il momento)