Apicoltori preoccupati in Alto Adige: in diverse arnie della provincia si registra una morìa del 50% abbondante di insetti, con un trend preoccupante che rispetta quello nazionale.
Ieri sul quotidiano Alto Adige interveniva l'Associazione Apicoltori Altoatesini che con toni allarmati parlava di igiene dell'alveare e di cambiamenti climatici che favorirebbero la proliferazione della Varroa, acaro parassita che attacca le api portando spesso alla distruzione dell'intera colonia.
Oggi un apicoltore rispondeva con una lettera al quotidiano: si, è vero, la varroa fa i suoi danni, i cambiamenti climatici non fanno bene alle api, ma com'è che qui in provincia la moria è spesso concentrata in zone dove si pratica molto l'agricoltura? Non si possono più portare le arnie in mezzo alla fioritura dei meli: i contadini spruzzano prima, dopo, durante la fioritura, spruzzano sui fiori, spruzzano sul terreno, non sempre solo prodotti autorizzati. E non sono solo i frutteti ad essere cosparsi di prodotti chimici.
E le api muoiono, ma non sono solo gli apicoltori a perderci un sacco di soldi: l'80% dell'impollinazione è merito delle api. Ci ha pensato qualcuno?
yytt
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