foto di Ludwig Thalheimer. Fonte, sito del quotidiano Alto Adige
Anche il Procuratore della Repubblica Cuno Tarfusser fa parte, evidentemente, di quei cittadini che il sindaco di Bolzano definisce come troppo emotivi. Infatti non si accontenta delle, peraltro contraddittorie, relazioni di chi ha partecipato all'abbattimento del cervo malauguratamente sceso in città, e vuol vederci chiaro.
"Attendo l'esposto degli animalisti e già ieri mattina ho chiesto una relazione dettagliata di quanto accaduto alla Questura. Bisognerà in primo luogo verificare se vi fosse realmente la necessità di uccidere il cervo". Queste le parole del Procuratore pubblicate oggi sul quotidiano "Alto Adige".
C'è una fotografia di Thalheimer che mostra l'animale tranquillizzato, isolato da una rete tesa dai pompieri, ormai non più in grado di nuocere. Non era possibile sedarlo, curarlo e reimmetterlo in natura? Siamo certi, si chiede Tarfusser, che non si sia violato l'articolo 544 bis del codice penale che recita: "Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi."?
Era pericoloso? Era ferito in modo irrimediabile? Ci sono diverse versioni e i bolzanini hanno diritto di sapere se l'emergenza è stata affrontata con professionalità e senza emotività (degli operatori non dei cittadini indignati!), quanto abbia contribuito la concitazione degli operatori a terrorizzare il cervo, se realmente l'animale sia stato inseguito con le sirene spiegate, chi abbia deciso di sparare e perché visto che i veterinari dell'Asl dichiarano, sulle pagine del giornale, "noi eravamo pronti a sedarlo ma ci hanno fermato".
Secondo il veterinario dott. Mulé, membro del centro recupero fauna, "era possibile anestetizzarlo ma la situazione non è stata gestita nel modo migliore." E se lo dice lui qualche motivo per credergli c'è: pochi giorni fa il professionista, insieme ad alcuni colleghi, ha sedato e catturato una tigre fuggita da uno zoo nel ferrarese, senza spargimenti di sangue.
Fra l'altro, dov'e' finita la carcassa dell'animale? Alla riserva cittadina, dove dovrebbe essere, non si è vista. All'istituto zooprofilattico provinciale, nemmeno. Nella pentola di qualcuno?
E comunque, dr.Spagnolli, cerchi di aver rispetto per i suoi concittadini, dalla volontà dei quali lei ha ottenuto il mandato di sindaco, vada a leggere i commenti sul blog del quotidiano "Alto Adige" e le mail pubblicate oggi sul giornale, e dia risposte argomentate, risponda alle obiezioni invece che accusarli di eccessiva emotività. "Questa è la realtà, dove gli animali si uccidono. Non viviamo in un lungometraggio Disney con il lieto fine obbligatorio. Non risponderò a lamentele dettate dall'emotività" è una dichiarazione grossolana, che non produce informazione e dà l'impressione di un'arrampicata sugli specchi. Che Le piaccia o meno Bolzano ci ha fatto una pessima figura, e non arrivano solo da qui le vibrate proteste. Se ne faccia una ragione.
Domani, quando gli archivi del quotidiano renderanno disponibili gli articoli senza violare alcun diritto, posterò riassunti e link. Per il momento qui il comunicato della Provincia Autonoma.
(fonti: quotidiano alto Adige, Comunicato della Provincia Autonoma di Bolzano, quotidiano Il Trentino, TG3)
Bah!
RispondiEliminaMisty
me lo sono chiesta anch'io... perchè non sedarlo? dicono che i sedativi "erano lontani, non disponibili lì vicino pronti per l'emergenza".
RispondiEliminabah...
Marzia, da un'altra parte i veterinari dicono di essere stati fermati mentre erano pronti per sedarlo. Ce lo dira' la procura della repubblica come sono andate le cose. Certo che bolzano non ci ha fatto una gran figura, e il nostro sindaco si e' guadagnato un'altra dose di antipatia.
RispondiEliminabah, appunto
dispiacere, sconcerto.
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