E' stato bello trovare questo monumento, nel paese del Tour, proprio sul mitico Col d'Izoard e proprio quest'anno, l'anno di Riccò. A ricordo di ciclisti che erano prima di tutto uomini, e non quaqquaraquà.
I ciclisti epici di una volta si dopavano come e anche peggio di quelli di adesso, è proprio lo sport che invoglia a farlo. A risiko il doping non serve
Dò in parte ragione ad Oscar: il doping è un fenomeno tutt’altro che recente, anche se un tempo era assai più artigianale, così come i controlli. Ad essere cambiato non è tanto lo sport, quanto quello che gli sta attorno; l’Italia di Veltrusconi non è più quella di De Gasperi e Togliatti (e qui mi fermo).
Mi limito a far presente come all’interrogatorio alla Procura del CONI Riccò sfoggiasse un agghiacciante coordinato t-shirt/cappellino di Spank (il botolo del cartone giapponese “Hello Spank!”). Da radiazione, con tanto di gogna, incatramata ed impiumata, altro che squalifica ;-)
oscar e gambero, avete senz'altro ragione. Ma il gambero ha capito bene il mio punto di vista: beccato con le mani nella marmellata ha parlato di complotti, di qualcuno che lo voleva danneggiare, di invidia, giurando su sua madre di essere pulito. Sostenuto da parecchia stampa nostrana. E' sempre colpa degli altri.
Per cambiare posizione quando probabilmente qualcuno gli ha detto: biondino, in Francia e' penale, mica paglia.
Dove girano grana e sponsor lo sport e' inguardabile.
secondo me si, megamatto, e sono quelli che stanno dando piu' soddisfazioni allo sport italiano in questi giorni: Schwazer ha appena vinto la medaglia d'oro di marcia, ieri la Rigaudo una di bronzo. E si riparlera' di marcia fra 4 anni, pronti a commuoversi e a tifare, per gente di cui non si ricordera' il nome gia' domani mattina.
Esamino veloce veloce: l'italia ha vinto medaglie nella lotta in qs olimpiadi? di che metallo? e chi l'ha vinta? ;) (Se lo sai senza googlare, cappello: io ho dovuto guardare)
una volta non perdevo una tappa di giro e tour... ora mi sono stufata, e non perchè (ahimè) abbia sempre meno tempo per andare in bici io stessa...
RispondiEliminaI ciclisti epici di una volta si dopavano come e anche peggio di quelli di adesso, è proprio lo sport che invoglia a farlo. A risiko il doping non serve
RispondiEliminaDò in parte ragione ad Oscar: il doping è un fenomeno tutt’altro che recente, anche se un tempo era assai più artigianale, così come i controlli. Ad essere cambiato non è tanto lo sport, quanto quello che gli sta attorno; l’Italia di Veltrusconi non è più quella di De Gasperi e Togliatti (e qui mi fermo).
RispondiEliminaMi limito a far presente come all’interrogatorio alla Procura del CONI Riccò sfoggiasse un agghiacciante coordinato t-shirt/cappellino di Spank (il botolo del cartone giapponese “Hello Spank!”). Da radiazione, con tanto di gogna, incatramata ed impiumata, altro che squalifica ;-)
oscar e gambero, avete senz'altro ragione. Ma il gambero ha capito bene il mio punto di vista: beccato con le mani nella marmellata ha parlato di complotti, di qualcuno che lo voleva danneggiare, di invidia, giurando su sua madre di essere pulito. Sostenuto da parecchia stampa nostrana. E' sempre colpa degli altri.
RispondiEliminaPer cambiare posizione quando probabilmente qualcuno gli ha detto: biondino, in Francia e' penale, mica paglia.
Dove girano grana e sponsor lo sport e' inguardabile.
... ci sono ancora "sport" dove non girano soldi e dove non ci sono sponsors?
RispondiEliminaIl matto
secondo me si, megamatto, e sono quelli che stanno dando piu' soddisfazioni allo sport italiano in questi giorni: Schwazer ha appena vinto la medaglia d'oro di marcia, ieri la Rigaudo una di bronzo. E si riparlera' di marcia fra 4 anni, pronti a commuoversi e a tifare, per gente di cui non si ricordera' il nome gia' domani mattina.
RispondiEliminaEsamino veloce veloce: l'italia ha vinto medaglie nella lotta in qs olimpiadi? di che metallo? e chi l'ha vinta? ;)
(Se lo sai senza googlare, cappello: io ho dovuto guardare)