Sono giorni che ci si sta chiedendo cosa succede lassù a Tamara Lunger, che voleva tentare la cima del Cho Oyu il 30 settembre. Poi è successo quel che è successo, 5 sherpa sono stati travolti da una valanga e uno è grave, è morto Walter, diverse spedizioni hanno rinunciato e sono tornate a casa; lei è su da sola, non ha spedizioni e grande organizzazione alle spalle e il suo blog, che finora ha cercato di aggiornare fra una difficoltà e l’altra con la collaborazione di mamma e sorella, tace da giorni. E quaggiù ci si preoccupa.
La nuova via verso il Campo 2, che Tami e Jakob avevano in mente di aprire (Fonte, Blog di Tamara Lunger)
Ora leggo sul quotidiano Dolomiten che Tami ha partecipato al recupero della salma di Walter e, secondo quanto racconta suo padre al giornale, è stata un’esperienza “molto pesante per lei, ma anche molto importante, perché in questo modo ha potuto elaborare meglio l'accaduto''. Walter, ha raccontato Tamara ai suoi, è precipitato per circa 500 metri, l’hanno trovato già morto e pieno di ferite. Lei e i due compagni di Nones lo hanno portato giù per un lungo tratto prima che li raggiungessero gli sherpa per dar loro una mano a trasportarlo al Campo base.
Così Tamara, aggiunge Hansjörg, ha avuto modo di toccare con mano la natura di queste montagne e sperimentare da vicino che non sono uno scherzo. Ma pare che l’esperienza l’abbia rafforzata invece che abbatterla: in queste ore sta salendo insieme a un americano e a un messicano e l’8 ottobre conta di essere sulla cima.
Questa ragazzina ha un paio di palle così.
Incrociate le dita, premete pollici, alluci, toccate ferro, aglio fravaglio, tutto quel che avete miei 25 lettori, in questo blog scettico e razionale oggi è ammessa ogni forma di scaramanzia e di portafortuna. E tu vai Tami, che siamo in tanti quaggiù a sostenerti! :)
(Fonte, Blog di Tamara Lunger)
Purtroppo non avremo notizie fresche in tempi brevi: il satellitare di Tamara ce l’hanno ora i due compagni di Nones: serve loro per organizzare il rientro della salma in Italia. Il loro era nello zaino di Walter, non ne è rimasto molto. Dovremo attendere che lei torni a Kathmandu o che trovi al Campo Base qualche anima buona che le dia modo di fare una telefonata.
forza, sì! e speriamo che sappia fare le scelte giuste... anche rinunciare, se necessario!
RispondiEliminaMi unisco alla preghiera, augurandole semplicemente buona strada - che la porti in vetta, e poi di nuovo a casa...
RispondiEliminaForza Tami vedrai che la tua buona stella di portera sulla cima e poi a casa dai tuoi cari.
RispondiEliminaBerg heim Tami
Leggo ora dal suo blog, come è arrivata alla decisione di non tentare la salita.
RispondiEliminaHo apprezzato molto la chiusura "aber schlussendlich war ich stolz auf meine Entscheidung, denn ich muss niemanden etwas beweisen.".
Mi ha anticipato Silvia... Tami sta rientrando! Vedi suo blog...
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