mercoledì 9 ottobre 2013

Cornuti e mazziati?

Seduti davanti a una birra alla Büllelejoch Hütte – Rifugio pian di Cengia, nelle Sextner Dolomiten - Dolomiti di Sesto, si ciacolava piacevolmente con una simpatica famiglia italiana con la quale ci si era raggiunti e sorpassati diverse volte lungo il sentiero. “Volevo far conoscere le Dolomiti alle figlie, non ci tornavamo da anni e mi mancavano.” diceva la signora “Sa, non ce lo possiamo permettere. Siamo 4 persone, fate voi i conti. Andiamo in Austria, costa tutto molto molto meno, rifugi compresi. Certo, non ci sono le Dolomiti, ma i monti sono belli anche oltre confine e, come si dice, si fa di necessità virtù.”

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Paternkofel – Monte Paterno Sextner Dolomiten – Dolomiti di Sesto

Mi tornava in mente questo episodio leggendo sul quotidiano Alto Adige il ragionamento di Hans Peter Stauder, Consigliere Comunale della Lista civica per Sesto, lista che, insieme ai Verdi e a molti cittadini del comune, contesta il collegamento sciistico Croda Rossa – Monte Elmo.

Vi risparmio tutta la storia, le battaglie che hanno spaccato il paese a metà, paese dove le persone delle due fazioni non si salutano più per strada, e vi dirotto sul sito di “Internazionale” dove Gerhard Mumelter ne fa un equilibrato riassunto. Al momento i lavori, iniziati in tutta fretta, sono fermi almeno fino al 4 dicembre, quando si riuniranno nuovamente i giudici del Tar che il 12 agosto ne ha imposto lo stop.

sesto

I lavori fermati dal Tar (foto Südtirol news via facebook)

Tornando al ragionamento di Stauder: noi sbanchiamo, roviniamo, minacciamo fauna e flora, costruiamo su un pendio a rischio idrogeologico e i turisti, se non son scemi, vanno a dormire in Austria. Il paese di Sillian, piccola stazione sciistica austriaca,  è a un’incollatura da uno dei “terminal” del carosello sciistico. Vuoi vedere che Stauder potrebbe non avere tutti i torti?

Per il momento i piangimerenda dell’alta Pusteria non dovrebbero lamentarsi e smettere di sventolare il vessillo della crisi:

Turismo di Ferragosto: l'Alta Pusteria va in controtendenza rispetto al resto del territorio altoatesino. Quassù i posti letto a disposizione, per la tradizionale festa di mezza estate, sono pochissimi. Dice la direttrice dell'associazione turistica di Sesto, Maria Luisa Hofer: «Le camere singole a disposizione si possono contare sulle dita di una mano. Non c'è una doppia libera, questa settimana e per buona parte della prossima. La tendenza vale per tutta l'Alta Pusteria visto che in ufficio, a chiedere dei posti liberi in albergo, arrivano anche da Dobbiaco, da San Candido e anche da Villabassa»”. Fonte: sito del quotidiano Alto Adige del 15 agosto 2013.

E questi turisti, santa pazienza, non vengono per sciare. Vengono perché l’alta Pusteria è magnifica, in valle e sulle cime, perché è, ancora, vivibile, perché ci sono un sacco di cose da fare anche senza sci ai piedi, perché un turismo diverso dallo sci è possibile.

E comunque non  mi pare che le opportunità per sciare, in Pusteria, manchino:

alta pusteria

Quella “V” tratteggiata sulla sinistra della plastigrafia (verso l’orto del Toro) indica i progettati impianti della discordia.

Dolomiti, patrimonio universale dell’umanità sciatrice. Gli altri si attacchino.

9 commenti:

  1. Cornuti e mazziati siamo noi che con le nostre tasse forniamo i soldi pubblici al partito della betoniera. E' semplice semplice, ma forse interessa a sempre meno persone.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. In due parole: "Dolomiti, patrimonio universale dell’umanità sciatrice. Gli altri si attacchino"
    Non ho nulla contro chi va a sciare ma vedere che gli skilift, le seggiovie ecc... dedicate allo sci non bastano mai mi fa incavolare. Rovinare le nostre belle Dolomiti per il vil denaro è vergognoso. Per non parlare dei laghi artificiali per alimentare i cannoni neve.
    Ma chissà dove si andrà a finire.
    un caro saluto
    Mario

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  4. uaz e' da una vita che non passo da ste parti (e pure in dolomiti!) ma la verve mi sembra ben conservata ;)

    mandi

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  5. si, ma diavolo! verve solo per incazzarsi. Ufff ;)

    todo bien dale to bande?

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  6. alti e bassi ma si galleggia per ora...

    ciao

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  7. Da questo punto il "povero" appennino ha una integrita', una selvaticita' che le alpi se lo sognano.
    Per quanto ragionevole il modello sudtirolese e' un modello fortemente antropocentrico che tende ad artificializzare la montagna , a modificarla, anche a forza, per le esigenze accrescitive e speculative degli homo.
    Ma anche no!

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  8. è vero, Uomo in cammino, la montagna quassù sembra molto abitata. Però la densità abitativa della provincia è molto bassa, 70 abitanti per km2. Considerando che la maggior parte della popolazione si concentra in val d'adige e in val Isarco, nelle città di bolzano, merano, bressanone, vuol dire che il resto del territorio non è poi così antropizzato.

    L'altitudine media della provincia è di 850 metri s.l.m., la superficie boschiva pari al 45%, aggiungici le montagne sopra i 2000 m. dove non cresce più la foresta, vedi che l'area abitabie e coltivabile non è moltissima. Infatti ci sono popolazioni ricchissime di ungulati, cervi, caprioli, camosci, mufloni; marmotte anche troppe; adesso pure l'orso, il lupo, pare ci sia la lince. In un paio di fiumi, tenuti rigorosamente segreti dall'ufficio caccia e pesca, è tornata la lontra.

    Però devono fermarsi qui: l'equilibrio è delicato, la cultura dello sci a tutti i costi lo può facilmente far saltare, stanno cannibalizzando zone meravigliose come l'alpe di Siusi, l'alta Pusteria e l'Alta badia sono ancora molto belle, ma il rischio disneyland è grande.

    PS: benvenuto fra gli amici di qs blogghino un po' negletto :)

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  9. Questo blogghino
    mi pare assai fighino
    Nella notte insonne per raffreddore
    Ho messo a casa un linko qui con furore.

    :)


    L'artificializzazione dissennata è ricca dei peggiori episodi.

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