E' tradizione: i primi giorni d'autunno le bestie scendono dalle malghe e tornano in valle per passare l'inverno al caldo nelle stalle. In molti paesi la desmontegada è un evento: si fa festa, gli animali attraversano l'abitato incoronati di fiori, i malgari tornano in famiglia, c'è la banda, il parroco benedicente, tutto la gente in strada a parlare della stagione passata, del tempo, del fieno, delle patate, degli ultimi lavori da fare prima del freddo.
A Cavalese la desmontegada delle càore è diventata un'attrazione turistica: figuranti in costume, mostra concorso del formaggio di malga, la "Pedalata Gustosa", menu a tema nei ristoranti dei dintorni, visite guidate al caseificio.
Nelle ultime edizioni sono stati coinvolti circa 300 operatori e si sono contati circa 10.000 visitatori.
Io preferisco ricordare quando le vacche, tornando in valle, passavano davanti a casa mia senza tanto clamore e i pastori si fermavano sulla nostra porta a fare quattro ciàcole con gli zii e a bere un biceròt. L'odore di malga che restava nell'aria per un paio di giorni era il segno della fine dell'estate e delle vacanze: delle corse nei prati a piedi scalzi, dei furti nei frutteti dei vicini, delle battaglie con le "pive". Ora di far bagagli e chiuder casa, si tornava a scuola.
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