Gruppo del Latemar con lo Schenon, la Forcella Grande, la Torre Christomannos, il Cimon del Latemar, le Torri del Latemar e la Forcella dei Campanili dalle vicinanze del lago di Carezza.
Post modificato dopo la pubblicazione con l'aggiunta della versione nr.2 della leggenda
C'era una volta un ricco collezionista di bambole che, passeggiando nei prati di fronte al Catinaccio, smarrì il suo preziosissimo coltello. Dopo aver lungamente cercato senza successo si avviò verso casa molto dispiaciuto per la perdita. Lungo la strada incontrò un gruppo di ragazzini che pascolavano le loro capre e raccontò loro del coltello smarrito. I ragazzini si misero subito a cercarlo: tante paia di occhi giovani funzionano meglio di un solo paio di un vecchio avaraccio e in poco tempo la piccola Minega scovò in mezzo all'erba il coltello perduto.
Minega, correndo verso il paese per restituire il coltello, raccontò a una strana tizia che passava da quelle parti quanto le sarebbe piaciuta una delle splendide bambole del collezionista, una di quelle vestite di seta, lei che non aveva mai potuto giocare con una bambola vera. Chissà, forse questa volta come premio...
Consegnò il coltello e tornò delusa a mani vuote: giammai infatti il vecchio avrebbe ceduto uno dei suoi tesori! Tornando a casa la bimba incrociò lo sguardo della vecchia maga che comprese al volo. E in un batter di ciglia trasformò tutte le bambole dell'arido vecchio, con i loro vestiti di seta, nei pinnacoli, pizzi e ardite guglie del gruppo del Latemar.
Questa è una delle versioni della leggenda delle bambole del Latemar, strane ed insolite forme rocciose che danno il nome al "sentiero delle bambole": un percorso che parte dalla stazione a monte Oberholz di Obereggen e porta al rifugio Latemar passando per la forcella dei Camosci e la conca di Valsorda e si snoda fra rocce che qualche era geologica fa erano formazioni coralline sul fondo dell'oceano. Si rientra poi per il sentiero delle malghe della Val d'Ega fino ad Obereggen.
Con splendida vista su un enorme campeggio. (non ancora per fortuna!)
Tempo di percorrenza: 5-6 ore
dislivello in salita: 575 m.
Versione n.2, si rovesciano i buoni e i cattivi: la strega convinse Minega a volere di più: quando il collezionista le avesse fatto scegliere fra le bambole vestite di seta, lei avrebbe dovuto pretendere quelle vestite d'oro recitando questa formula magica: "pope de preda, con strasse de seda, ste lì a vardàr el Latemàr" (bimbe di pietra con stracci di seta, statevene lì a guardare il Latemar).
Così Minega non ebbe né queste né quelle: le splendide bambole, uscite da un misterioso portale fra le rocce, che sfilavano davanti a lei in passerella, si trasformarono in campanili di pietra mentre fra le pareti del Latemar si sentì risuonare una raggelante risata di strega.
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