«Zuerst die Füße», prima i piedi: titolo della rana della discordia. (Fonte Panorama on line)
E' stata su tutti i giornali e telegiornali nazionali la rana crocifissa che ha fatto scandalo impegnando i bolzanini in polemiche e dispute anche pesanti per tutta l'estate. Non ci fosse altro di cui discutere da queste parti, questo blogghino potrebbe fornire qualche spunto.
Un brevissimo riassunto per chi si fosse perso (beato lui) la questione: il nuovissimo (e molto bello a mio parere) Museion di arte contemporanea, nuovo fiore all'occhiello del Governatore/Kaiser/papà degli altoatesini, ha spiazzato anche il suo babbo: forse non pensava che "arte contemporanea" non vuol dire bei quadri di fiorellini e paesaggi montani; Segantini, per dire, non c'entra.
Museion
Nella mostra "Sguardo periferico e corpo collettivo” che inaugura il museo viene esposta la rana crocifissa, opera del tedesco Martin Kippenberger, morto nel 1997 a 43 anni dopo una devastante malattia. E che aveva tutto in mente, fuori che vilipendere la religione.
Mai come in questa storia si può applicare il detto: "la malizia è negli occhi di chi guarda": si è scatenata una polemica assurda che ha impegnato società civile, Provincia, Governatore, Sindaco (che, permettetemi, di tutto potranno parlare ma di arte, per favore, no! Almeno, non seduti sullo scranno), episcopato, Schützen, Benedetto XVI, mancano solo il museo di storia naturale e la protezione animali.
Bisogna toglierla, è una vergogna, è un vilipendio alla religione, un attacco alla sensibilità cattolica profondamente radicata nella nostra terra, è blasfema (!) e, dulcis in fundo, i bambini, i nostri BAMBINI! Così presi dalla rana da non vedere, nella stessa mostra e in posto molto più centrale, un'installazione con esplicite scene di sesso. Eh, i bambini!
Non è servita a nulla la spiegazione della direttrice del museo sul significato dell'opera: quando si parte per una crociata non si torna indietro. Ditelo a Goffredo di Buglione che la Terra Santa sta benone come sta.
Infatti Franz Pahl, consigliere SVF e presidente della Regione (che, essendo Trento e Bolzano due province autonome, conta circa come il due di picche) ha fatto lo sciopero della fame perché la rana venisse rimossa. Sciopero interrotto "per malore" quando un gruppo di artisti buontemponi si sono messi a rosolare cipolle e a cuocere würstel poco lontano.
La direttrice prima, il CdA dopo, non cede alle pressioni e decide invece che la Rana rimanga al suo posto. Che i politici si impiccino dei fatti loro. Chi ha ha messo la direttrice in quel posto? Loro. Ora la lascino in pace. Volevano un museo di arte contemporanea o di arte sacra?
Cosa c'entra questo blog con la storia della rana? Ora che la mostra è finita, la rana liberata se ne va in giro per l'Alto Adige Gabibbo like a fare il mona fra la gente, cazzeggia qui e là, e soprattutto filma i lavori per il BBT (il tunnel di base del Brennero, di cui mi rifiuto di parlare) il fracasso del nostro aeroporto fra le case, il traffico assurdo di Bolzano bella cittadina in mezzo ai monti.
Compatsch, agosto 2008. a Sx a metà inquadratura la colata di cemento
Ispirata la passeggiata fra automobili, negozi di souvenir, carrozzelle coi cavalli all'Alpe di Siusi, e ancora più devastante per l'immagine dell'Alto Adige quell'altra passeggiata, sempre all'Alpe, che parte dallo spettacolo delle Dolomiti, attraversa il casino di gente dell'orrido centro turistico di Compatsch, da un'occhiata alla cabinovia con sfondo Sciliar per arrivare alla colata di cemento subito sopra il paese. Senza dire una parola fa più baccano di una conferenza stampa. Insomma un blogghino interesante.
Qualcuno suggerisce che dietro alla rana liberata ci sia un candidato dei Verdi alle elezioni provinciali. Non ho idea se sia vero o no. Io voto rana for president, ma lei, la saltabeccante anfibia rompigiocattoli, non chi eventualmente c'è dietro. Che non manca di ironia, comunque si chiami.
P.S.: con la chiave di ricerca "rana crocifissa" sul sito del quotidiano locale: 126 risultati dal 26 maggio 2008 al 26 settembre. Nemmeno Gesù (96 risutlati)
ne avevo sentito parlare pure io...
RispondiEliminanon ci vedo niente di male e di blasfemo, ma sarà che il mio punto di vista non religioso fa sì che io non mi senta ferita dal verde animale?
...più che altro mi preoccuperei che i bambini si mettano a catturare rane ;-)
forse no, troppa fatica farlo, di questi tempi...
mi indigna di più la colata di cemento dell'altra foto!
i bambini... mia nipotina, anni 5, era preoccupata per la povera rana, perche' porella l'avevano messa in croce?
RispondiEliminaaltro che blasfemia e compagnia bella.
Ipocriti farisei e anche un po' disonesti.