Bolzano, Corpo d’Armata. A destra dell’ingresso, la lapide a ricordo di Longon e Manci
Il 10 settembre 1943 Hitler nomina il plenipotenziario del Reich in Italia e suddivide le varie zone di influenza del territorio italiano occupato.
«A completamento della mia ordinanza del 10 settembre 1943 sulla nomina di un plenipotenziario del Reich della Grande Germania in Italia e sulla divisione del territorio italiano occupato, ordino:
I commissari supremi nella zona di operazioni "Litorale Adriatico" comprensivo delle province Friuli, Gorizia, Trieste, Istria, Fiume, Quarnero e Laibach e nella zona di operazione delle "Prealpi", composta dalle province di Belluno, Trento e Bolzano, ricevono da me le direttive fondamentali per la loro attività.
Quartier principale del Führer, 10 settembre 1943.
Il Fúhrer, firmato Adolf Hitler
Il capo dell'Alto Comando della Wehrmacht, firmato Keitel
Il ministro del Reich e capo della cancelleria del Reich, firmato dottor Lammers.»
L’11 settebre, Lammers scrive, nella lettera accompagnatoria all’ordinanza:
«...Alle massime autorità del Reich.
In allegato vi rimetto la copia dell'ordinanza del Führer sulla nomina a plenipotenziario del Reich della Grande Germania in Italia e la suddivisione del territorio italiano occupato con preghiera di presa di conoscenza.
L'ordinanza non sarà resa pubblica. Prego di dare conoscenza del contenuto dell'ordinanza agli ufficiali subordinati ed esterni solo quando e nella misura in cui questo sarà indispensabile. Quello che importa è che non sembri, con questa ordinanza, che venga toccata la sovranità del governo italiano fascista.
I "commissari supremi" che secondo il punto V dell'ordinanza sono assegnati come consiglieri civili nelle zone di operazioni ai comandanti militari, vengono nominati dal Führer. In un primo momento per le zone di operazioni "Litorale Adriatico" che comprende le province Friuli, Gorizia, Trieste, Istria, Fiume, Quarnero e Laibach è nominato il luogotenente dei Reich dottor Rainer e per la zona di operazioni delle Prealpi, che comprende le province di Trento, Bolzano e Belluno, il luogotenente del Reich, governatore Hofer.(*)”
Quassù non eravamo più Italia, nemmeno per finta come nella repubblica di Salò, eravamo Reich. E non persero occasione per farcelo ricordare: a 50 metri da casa mia, al Corpo d’Armata, c’era la camera di tortura dove sono passati fra gli altri Manlio Longon e Gianantonio Manci.
Buon 25 aprile, Italia, ne hai passate di peggio, passerà anche questa!
(*) fonte: Lorenzo Baratter, “Le Dolomiti del terzo Reich” Mursia Editore, anno 2005. Libro che consiglio, peraltro!
Speriamo che noi si sia in grado di rialzare la testa, oggi come ieri la mancanza di democrazia si fonda sul consenso.
RispondiEliminaA quanto pare non siamo proprio capaci di rinunciare al padrone che risparmiandoci di pensare ci dice cosa vuole da noi.
Non per niente siamo la patria dei mammoni: gli adulti che delegano ad altri per eccellenza.
Ah ecco, bella questa. Praticamente ci passavano sopra senza che manco ce ne accorgessimo. Vatti a fidare degli amici muscolosi, vah....
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