Nell'agosto di due anni fa scrivevo un post con argomento Seiseralm/Alpe di Siusi, intitolato "Quando i buoi sono scappati": parlavo dei buoni propositi del Sindaco di Kastelruth, Reichhalter, che, oltre a far demolire alcune baite abusive, negava ogni nuova licenza edilizia per strutture ricettive e vietava la vendita di alloggi a non residenti. Solo "permessi di ampliamento fino al raddoppio di cubatura per quegli alberghi che finora non hanno approfittato dell'opportunità concessa dal piano paesaggistico del 1982. Ampliamenti concessi per inserire "strutture benessere" e per ampliare le stanze. Ogni albergo potrà aggiungere al massimo 5 nuove camere, non di più."
Ma i raddoppi di cubatura, le strutture benessere, i "modesti ampliamenti" autorizzati ad alcuni proprietari dei vecchi fienili in legno previo abbattimento delle vecchie baite, lo spostamento del brutto rifugio del Touring Club da passo Duron al Compatsch, (e il vecchio rifugio, una volta spostato, che fine farà? abbattuto o cambierà semplicemente nome diventando un altro albergo sulla Seiseralm? a pensar male...) avevano trasformato l'estate sull'Alpe in un'estate in cantiere.
Rifugio del Touring a passo Duron
Sono passati due anni, e sul "Corriere dell'Alto Adige" di venerdì scorso, un'intera pagina è dedicata alla protesta di residenti e villeggianti: Occhiello: "Gru e camion su una vasta area. In costruzione il centro per il fondo, i servizi ricettivi e la nuovissima funivia". Titolo: "Polvere e rumore, non è più l'Alpe di Siusi"; sottotitolo: "Cantieri nel mirino di visitatori e residenti. Senoner: interventi selvaggi, colpa della Provincia"
"La vista all'arrivo della funivia di Compaccio, sull'Alpe di Siusi, è disarmante per i turisti. E' tutto un cantiere aperto, sono in costruzione un centro per gli sciatori di fondo, con servizi e ristorante, e un albergo, (il Dialer, rilocalizzato a Compatsch) [il rifugio del Touring - N.d.f.]. Un po' più in là una gru scava per i piloni della nuova seggiovia del Bullaccia [scavano le gru? non sapevo. Ma il senso dell'articolo non cambia]. Le indicazioni per il parco naturale e per la seggiovia "Panorama" sono fissate su transenne, su di un sentiero ricavato che passa sotto le gru, in mezzo ai cantieri. Le campane delle mucche sono soffocate da camion, urla e martellate degli operai"
[...]
"E' uno scempio, bisogna sospendere i lavori, - protesta un gruppo di turisti emiliani - ci siamo rimasti malissimo, la natura è così bella, ma bisogna andare sempre più lontano per godersela. Ed è pieno di macchine, oggi ho visto la guardia forestale fare la multa a una nel prato"
[...]
"Sarà che sono di vecchia generazione, ma è proprio uno schifo - impreca un anziano bavarese agitando il bastone nel fumo alzato da una betoniera - un albergo, un altro? ma non ne avete abbastanza?*"
E i buoni propositi del sindaco dove sono finiti? Sono almeno tre estati che sull'Alpe girano più operai che turisti, che ne vogliamo fare?
Otto Senoner, presidente del comitato di cittadini che si batte per salvare il salvabile e che fa capo al sito Proseiseralm , si sfoga col giornalista del Corriere: "Si lavora in modo selvaggio sia in Saltria che al Compaccio: basta pensare alla chiesa, al centro dei vigili del fuoco. Ora si parla di costruire addirittura dei tunnel sull'Alpe: la Provincia lascia che si costruisca di tutto, è una vergogna*"
Testo italiano dell'appello del comitato Proseiseralm.
Ogni estate il ritornello è lo stesso: opere necessarie, l'anno prossimo sarà tutto a posto. Non si può fare altro, portate pazienza. Fra poco sarà tutto finito, il paesaggio non subirà danni, state calmi, state buoni...
Intanto, per nascondere un po' il casino agli occhi dei possibili visitatori, la webcam piazzata all'arrivo della funivia è stata girata: non punta più sul Langkofel seminascosto dalle gru (nel frattempo erano aumentate, l'ultima volta che ho guardato erano 3), ma sullo Schlern.
Ci vorrà tempo, secondo me, per riportare all'Alpe i turisti amareggiati che abbiamo letto nelle interviste riportate sopra e in quelle che non ho copiato. Ma pare che interessi poco il turismo estivo: si lavora e si cementifica sempre e solo per il dio dello sci. Che diventa sempre più ombroso e stitico: gli sciatori calano, ovunque, poco da fare.
Come corrono quei buoi, sono già molto lontani! Speriamo non si siano portati appresso anche la gallina dalle uova d'oro.
[A prestissimo report fotografico a cura della vostra inviata speciale (LE vostrE inviatE? Val? a rapporto!)]
(*) Giorgio Chiodi sul Corriere dell'Alto Adige, Venerdì 17 luglio 2009, pag.3, sezione Primo Piano
E quando a forza di costruire avranno finalmente tutti i posti letto e i servizi "indispensabili", piangeranno perchè non ci saranno più i turisti trasferitisi magari sui pascoli della vicina Slovenia.
RispondiEliminaDetto da chi ha visto gli albergatori romagnoli maledire la Croazia rea di rubare tutti i clienti.
Questo articolo spiega con esemplare chiarezza tutti i misfatti perpetrati sull'Alpe.
RispondiEliminaSe poi vogliamo aggiungere che anche i costi della cabinovia sono indecenti il cerchio è chiuso.
Avevo ragione quando ti dicevo che avevano girato la webcam !! Ti scrivo in questo momento da Compatsch davanti ai cantieri e quello che è scritto sul Corriere è del tutto vero, purtroppo. Non penso che un fondista, che è un amante della natura e del silenzio, utilizzerà mai un centro così mastodontico e di sicuro assordante. Confermo altresì un vistoso calo delle presenze turistiche qui all'Alpe
RispondiEliminaLo so, Andrea, sono salia apposta qualche giorno fa per vedere con i miei occhi e scattare un po' di foto :(
RispondiEliminaCi credo che siano calate le presenze: ho visto due poveri cristi prendere il sole sul bordo della piscina dell'Hotel... a 20 metri dal cantiere e a 3 metri dal via vai delle betoniere.
bah!
In merito all'ex rifugio del Touring Sciliar 2145 dell'Alpe di Siusi che viene definito dall'autore dell'articolo degno della bottega degli orrori, si sappia che possiedo una casa progettata da mia madre esteriormente praticamente uguale a quel rifugio (esclusion fatta per l'ala lunga che è molto piu' breve per ovvie ragioni - non è un albergo) e che non è degna di una bottega degli orrori. Per l'italiano medio - abituato a case quadrate col tetto a piramide o a semplici cubi di cemento puo' sembrare quanto meno originale ma non puo' definirsi un orrore. Calata in un contesto svizzero, altoatesino o austriaco, la casa fa la sua figura. Oltretutto è molto funzionale. Datevi una regolata quando sparate cavolate.
RispondiEliminaSe c'è una cosa della quale non disputandum est, sono proprio i gusti. A te piace, me fa piazer. A me, e non solo a me, no. Amen. Fattene una ragione.
RispondiEliminaE a dirla tutta, al momento se l'ex rifugio del touring sia bello o brutto è, per l'Alpe di Siusi, l'ultimo dei problemi.
Tra l'altro, più che l'estetica del suddetto ex rifugio, quello che non mi piace per nulla è DOVE si trova. In un posto magnifico che non aveva bisogno di cemento, strade, parcheggi, costruzioni.
RispondiEliminaTra l'altro, più che l'estetica del suddetto albergo (che per me un rifugio è un'altra cosa), quello che non mi piace per nulla è DOVE si trova. In un posto magnifico che non aveva bisogno di cemento, strade, parcheggi, costruzioni.
RispondiEliminaAltri tempi, dici? Hai ragione, basta vedere come la stanno conciando adesso l'alpe...
L'ex Rifugio del TCI fu acquistato dalla fam Dialer. Un incendio lo distrusse negli anni 50. Infatti su molte cartine era citato come Sciliar 2145 ex Dialer TCI.
RispondiEliminaNel 1982 il TCI lo ristrutturò a cura di un architetto di Siusi.
Io ho lavorato nel 1978 e il rifugio era anccora molto rustico ma accogliente e godeva di una bellissima vista (le Odle in primis). Base di partenza per visitare i Rifugi Antermonia, Tires Bergamo e perchè no anche allungarsi al Rif Principe.
Nel 1978 Bellavista era un parcheggio gratuito. Si contavano durante la stagione estiva 100 auto parcheggiate. Era un'oasi. Pochi turisti, La seggiovia del Panorama lavorava e si godeva un clima di tranquillità e silenzio.
Oggi è un porto di mare. Io non lo riconosco più quel luogo del quale conservo meravigliosi ricordi. Da allora ho valicato tanti passi Dolomitici ma nel mio cuore l'Alpe di Siusi resta la regina.
Un caro saluto a tutti i lettori amici della montagna.
caro amico Anonimo, grazie delle informazioni sull'ex Rifugio Touring. Ora è diventato un grande albergo a Kompatsch, con le finestre davanti alle quali passano, a non molti metri, le cabine della funivia. Non sono sicura che non ti vedano dentro mentre passeggi tranquillo in mutande:
RispondiEliminahttp://tinyurl.com/md2ecvs
Il vecchio rifugio a passo Duron, peraltro, che fine ha fatto? Demolito, ingrandito, ancora lì? In teoria doveva essere spostato... Devo andare a controllare!
Nonostante tutto, Anonimo, (benvenuto peraltro!) l'Alpe è ancora bella, fuori stagione :)
Sensibile ai problemi dell'ambiente e contro ogni scempio paesaggistico, ho trascorso al Rigugio Touring Sciliar una settimana da sogno nel 93 e spero quando ritornerò di non essere delusa.
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