martedì 15 gennaio 2008

Rifugio alpino?

Flaggerschartenhütte/Rifugio Vallaga. Monti Sarentini

'Azzo è un "Rifugio Alpino"? Non è una domanda retorica: avere la qualifica di rifugio alpino comporta oneri ben precisi e si può beneficiare di contributi o facilitazioni alle quali gli alberghi non possono accedere.

Da quel che ho visto in rete, ogni regione definisce il rifugio a modo suo e passiamo da definizioni restrittive tipo: "strutture minimali idonee a soddisfare le elementari esigenze di alloggio e, eventualmente, di vitto degli escursionisti, situate, a tal fine, in zone favorevoli ad ascensioni ed escursioni, ad altitudine non inferiore a m. 1.000, fuori da centri urbani non servite da strade aperte al traffico ordinario" a definizioni molto più vaghe: "strutture ricettive, idonee ad offrire ospitalità e ristoro, che siano ubicate in luoghi tali da costituire utili basi di appoggio per l'attività alpinistica e in zone isolate di montagna non accessibili in nessun periodo dell'anno con strade aperte al traffico ordinario o con linee funiviarie in servizio pubblico ad eccezione degli impianti scioviari. (Trento, LP 15 marzo 1993, n. 8).

Comunque la si giri mi è difficilissimo considerare "rifugio alpino", come ho sentito ripetere con insistenza in una trasmissione televisiva, una struttura che così parla di sé: "Rinnovata completamente nell'estate 2007 con camere da due a quattro posti letto, alcune con soppalco e balcone, pavimento in legno, doccia con asciugacapelli, cassaforte, TV-SAT.
Ristorante self-service, bar e paninoteca, ampio terrazzo solarium. Piccolo e grazioso centro benessere con vasca idromassaggio, sauna finlandese, sauna infrarossi, bagno turco, zona relax." (Rifugio Solander, Marilleva, Val di Sole, TN)

Non entro nel merito se sia bello o brutto o impattante o quant'altro, (più brutto di com'era prima mi pare impossibile e comunque a Marilleva ormai non c'è più molto da salvare) ma "rifugio"? E non è ovviamente l'unico.

Le parole sono importanti, diceva un tale. E come sono importanti: oltre a entrare nell'immaginario collettivo di migliaia di alpinisti, valgono Euro, un bel sacco di Euro.

8 commenti:

  1. Complimenti per il blog e soprattutto per le fotografie!

    Bel lavoro

    Franz
    www.mattisulweb.altervista.org

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  2. e a geo&geo che l'altro giorno hanno detto che adesso i rifugi alpini si chiamano "caffè di montagna"???? ma cosa cavolo dicono????????

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  3. @M@ttisulweb!: grazie dell'apprezzamento :)

    @Marzia: se li sente il buon Mansueto (nomen omen... al contrario pero' :D) gestore del rifugio Nuvolau dove non c'e' nemmeno l'acqua, orgoglioso di gestire un RIFUGIO e non un albergo, secondo me se li (ehm..)

    Capito perche' poi la gente va ad ammazzarsi sciando in foripista o in motoslitta(!!)col tempo di domenica? perche' e' tutto banale e banalizzato, ecco perche'!

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  4. E poi capita che i turisti, arrivati fin su in cima con le scarpe da città ed il biglietto della funivia in tasca, riprendano il gestore di rifugio perchè non ha il cacao in polvere "da spruzzargli sul latte caldo" [sentita con le mie orecchie in Val di Fassa, mentre aspettavo i miei fasoi en bronzon]

    La montagna va rispettata e anche un po' temuta, svilirla per quattro soldi è deprimente

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  5. PS. Questo blog è musica per le mie orecchie ;)

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  6. Bersntol, io ho sentito prenotare una "matrimoniale con bagno" al Rosetta :D:D e chiedere al Mulaz "chi sarebbe andato a prendere i loro bagagli"

    PS: al Mulaz hanno la birra Pedavena.. teressasse... :P

    grazie della visita :)

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  7. Purtroppo le parole si hanno un peso, ma quelle dell'ideatore di questo blog sono proprio al vento...un commento così...certo è rimasto come categoria rifugio, ma si invita la persona che ha scritto, a recarsi al di fuori dei confini nazionali o anche solo delle valli trentine per rendersi conto di come i rifugi sono stati ammodernati e sono stati aggiunti comfort essenziali. Oggigiorno il cliente che cerca una vacanza particolare immerso nella natura e che vuole farsi il giorno successivo una bella sciata va alla ricerca della struttura che gli può garantire anche un minimo in più di comfort e relax.
    Sicuramente si deve pensare al RIFUGIO Solander come una struttura di passaggio e non di arrivo per quanto riguarda le escursioni.
    Quindi prima di fare certi commenti è bene valutare le diverse situazioni e non è di certo competenza dei titolari ricevere la qualifica di rifugio piuttosto che di albergo ecc.

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  8. D'accordo babu Maru mica ce l'ho con i turisti che apprezzano le comodità, per carità. E nemmeno con i titolari a cui non spetta etc.

    Vorrei pero' che strutture così diverse come un vero rifugio e l'albergo Solander avessero denominazioni e obblighi diversi.

    Stammi bene

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