domenica 9 marzo 2008

La metafora dello scalatore

Sul blog "Gli studenti di oggi - La scuola dal punto di vista di un prof di matematica". Da leggere, commenti compresi :D

(Il professore mi segnala qui l'impegnativo seguito. Ci vedo male i ramponi e i fiori ma non sottilizziamo)

7 commenti:

  1. C'è stato anche un seguito, da parte di un mio studente, qua.

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  2. Un mio professore la metafora dello scalatore la applicava in modo assai più concreto:
    ci costringeva a seguirlo in montagna, pena un' insufficienza per chi rifiutava.
    Insegnava topografia, e con la scusa di qualche rilievo (mai toccato uno strumento in quelle occasioni)accompagnava la classe a volte riluttante, in camminate che ricordo come momenti di vera scuola (oltre che di vero freddo ;) in autunno avanzato in cima allo Sciliar).
    Era severo e competente e amava insegnare, tant'è che spesso il pomeriggio ci riuniva a scuola per rispiegarci, lui ingegnere, materie non sue che altri "professori architetto" più interessati alla libera professione che all'insegnamento non sapevano farci apprendere. Racconto al passato, solo perchè per raggiunti limiti d'età ha smesso da tempo di insegnare, (almeno ufficialmente). E' passato poco tempo da quando l'ho potuto salutare incontrandolo al mercato di Bolzano, e niente mi dà da pensare che la prossima volta che sarò in Alto Aige io non lo debba rincontrare.

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  3. adiantum, lo sai si che sulle passeggiate del Talvera c'e un monumento per ringraziare quel tuo prof e quelle classi che han lavorato insieme a lui per trasformare l'argine del fiume in un bellissimo parco? l'unico monumento dedicato a un sacco di gente ancora in vita che io abbia mai visto :D

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  4. Ma ragazzi, qui si tira in ballo un "nobile" Istituto da me frequentato in anni ormai remoti!!
    Gli hanno fatto un monumento???
    Inizio a mancare da casa da troppo tempo, urge ritornare ...
    Comunque con noi era più tranquillo: San Genesio, in primavera inoltrata!

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  5. sisi minimegaetc, hanno messo ("posto" sa tanto da commemorazione dei defunti :P) una stele in granito con una targa che ricorda e ringrazia lui e i ragazzi che hanno partecipato al progetto. E' nell'aiuola di rose di fronte alla prima passerella di legno a nord di ponte talvera, lato laghetto papere.

    PS: bolzanino anche tu??? :))) doppiamente benvenuto

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  6. Tocca andarla a vedere ...
    Ebbene sì. Brunicense di nascita, bolzanino fino alla maturità e poi cittadno del mondo. Al momento amburghese (ma non galletto). Grazie e ciao!

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