giovedì 6 dicembre 2007

Numeri: incidenti sugli sci

Come ci si fa male sciando? Secondo una ricerca del Centro Addestramento Alpino dei Carabinieri e dell'Istituto Superiore di Sanità, che nella scorsa stagione hanno monitorato 177 stazioni sciistiche e circa 26.000 incidenti, ben il 77% degli sciatori fa tutto da solo, cadendo come un salame su piste quasi sempre non difficili e con condizioni meteo buone, visibilità e stato della pista e della neve da buone a ottime (69,2% dei casi). Solo l'11,7% degli infortuni è causato da scontri con altri sciatori, il rimanente da malori o collisioni con ostacoli vari.

Nelle ultime 3 stagioni il numero degli interventi e dei soccorsi sulle piste è questo: 23.379 nella stagione 2003/2004; 26.745 nella stagione 2004/2005 e 26.472 in quella 2005/2006. Circa il 5% degli incidenti richiedono il ricovero ospedaliero. E' interessante confrontare questi numeri con la quantità stimata dei praticanti lo sci e lo snowboard: si calcola (come si calcoli non so) che ci siano circa 2 milioni e mezzo di sciatori, mezzo milione di tavolari, 400.000 scialpinisti (quest'ultima cifra mi pare un po' altina, difficile da stabilire visto che non comprano skipass né salgono con gli impianti. E gli sciescursionisti, quattro gatti peraltro, sono contati fra gli scialpinisti?). Quasi l'80% degli infortuni hanno coinvolto sciatori, circa il 15% snowboarder, il resto bobisti e slittinisti. A occhio pare che la tavola sia leggermente meno pericolosa degli sci, il perché è tutto da capire.

Mi piacerebbe sapere la percentuale degli scialpinisti coinvolti sul totale degli sciatori e degli infortuni sulla neve in genere, ma non sono riuscita a trovarla. Gradirei, se possibile, sfatare il mito che lo scialpinismo sia più pericoloso dello sci su pista ma non ho cifre da confrontare.

Difficile è invece è trovare un parametro di riferimento sensato e condiviso per valutare l'incidenza degli infortuni: finora la stima è stata fatta sul totale delle giornate di sci, ma l'ideale sarebbe, secondo l'ISS, sul numero di chilometri percorsi: denominatore al momento impossibile da quantificare.

La maggior parte degli incidenti capita quando l'affollamento delle piste è maggiore, fra le 11 e le 13. L'età media degli sciatori infortunati è di 32 anni, mentre i ragazzini fino ai 20 si fanno male con la tavola. Numeri abbastanza logici se si considera che lo sci è sport praticato maggiormente da soggetti giovani anche se i soccorsi sono intervenuti per persone di età fra 0 e 87 anni. Marco Giustini, coordinatore del sistema SIMON (Sistema di Sorveglianza degli Incidenti in Montagna del ISS), dà queste percentuali: "entro i 18 anni di età avviene circa il 25% degli incidenti segnalati, entro i 30 anni il 50%, entro i 45 anni accade circa l'80% degli eventi"

Le lesioni più comuni sono la distorsione del ginocchio fra gli sciatori, la frattura del polso fra i tavolari; fra il 10 e il 15% sono traumi cranici, un terzo dei quali con lesioni neurologiche, equamente divisi in entrambe le categorie, causati nella maggior parte dei casi da scontri.

Secondo l'Istituto superiore di Sanità la maggior concentrazione di incidenti, sembra ovvio, è durante le vacanze di Natale.

Qui il decalogo dello sciatore, per cercare di non essere inseriti in questa statistica.

(fonte: Istituto Superiore di Sanità)

2 commenti:

  1. Sugli incidenti sulle piste di sci si sono dette molte cose, ma la vera origine dell'aumento degli incidenti è dovuta all'aumento spropositato della portata dei nuovi impianti costruiti negli ultimi anni senza che sia aumentato il numero delle piste. Basterebbe limitare per legge la portata degli impianti rapportandola al numero di piste servite dagli impianti stessi o alla larghezza dei colli di bottiglia attraverso cui passano tutti gli sciatori per ridurre gli scontri. Si pensi che in certe località ci sono impianti di risalita che portano più di 5000 persone all'ora che devono poi transitare per una unica strettoia larga 15 metri!!!!

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  2. Anonimo amico, io ci metterei anche, fra le cause degli incidenti, le piste sempre piu' veloci che agli impiantisti servono passaggi da sbandierare per avere sovvenzioni.

    Piu' veloci e piu' larghe, cosi' credono di saper sciare anche le capre. E i risultati si vedono.

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