domenica 20 settembre 2009

Giocare pulito

 

Quando si partecipa a una gara, ci sono delle regole da rispettare: non si invade la corsia altrui, non si fa lo sgambetto all'avversario, bisogna partire da qui e arrivare lì, non bisogna usare attrezzi diversi da quelli ammessi dal regolamento, non bisogna drogarsi, usare aiuti esterni eccetera eccetera.

Stessa gara, stesse regole per tutti. Che senso ha, allora, cercare di diventare la prima donna che ha salito tutti gli 8.000, quando c'è chi va da un campo base all'altro in elicottero, sale con l'ossigeno, con la corte di portatori che attrezzano preventivamente ogni passaggio, e chi sale leggero, in stile alpino, portandosi il campo in groppa, e senza ossigeno?

E ancora, ha senso considerare l'alpinismo una gara? Per Nives Meroi no. Nives si tira indietro, non gioca più, non rinuncerà al suo stile e alla sua etica di alpinista per essere la prima.

«Mi tiro fuori serenamente da questa frenetica competizione, non sono più in gioco» dice al Corriere qualche giorno fa (grazie Silvia per la segnalazione!) "Ognuno può scalare come vuole: in stile alpino, come ho sempre fatto io con mio marito, oppure con l'aiuto dei portatori di alta quota, con le corde fisse piazzate ovunque o con le bombole di ossigeno. Ma è chiaro che così non si "combatte" ad armi pari. Non scendo a compromessi e non abbandonerò il mio modo di andare in Himalaya per un primato(*)"

"A questo punto - conclude - mi auguro che 'vinca' la coreana in modo che finisca al più presto tutta questa frenesia che rischia di diventare estremamente pericolosa e forse allora si potrà ricominciare a fare dell'alpinismo"(**).

Buon compleanno Nives, sarai sempre la più grande, come dice di te il tuo amico Erri De Luca: "Tre alpiniste hanno già scalato undici di quelle immensità e si avvicinano al traguardo. La più forte di loro e di tutti i tempi si chiama Nives Meroi ed è italiana. Come posso stabilire la sua superiorità, visto che sta alla pari dei risultati delle altre due, una basca e un' austriaca? Perché Nives Meroi ha salito le sue cime asfissianti senza uso di bombole di ossigeno e senza impiego di portatori di alta quota, i climbing sherpa. [...] Dove più schiacciante è la superiorità della natura, lei e suo marito mettono in gioco il loro corpo e nient' altro sostegno. Praticano regole di ostinata lealtà con la montagna. Le altre due alpiniste intendono diversamente l' impresa, una ha impiegato ossigeno, l' altra adopera portatori di alta quota che si sobbarcano di tutto il peso sulle spalle, scavano la piazzola, montano la tenda e fanno trovare il tè caldo già pronto(***)"

(Ora sono 4, si è inserita in gara anche una coreana, la più tecnologica, sponsorizzata, aiutata, spinta, elicotterata alpinista del mondo)

PS: Stasera l'indirizzo del sito ufficiale di Nives e Romano punta da tutt'altra parte: spero si siano solo ubriacati i server DNS e che torni presto in linea.

 

(*) Corriere della Sera
(**) ANSA Valle d'Aosta
(***)
Wikipedia cita
Erri De Luca, Corriere della Sera, L' intimità domestica sulle cime del mondo Ecco il segreto di Nives

12 commenti:

  1. assurde queste "gare"
    la montagna merita rispetto, umiltà, pazienza

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  2. eh in teoria, marzia. Ma lo sai anche tu quanti soldi girano attorno a queste imprese, agli himalaysti, al primo che, alla prima che...

    vedrai la coreana: farà pubblicità anche per gli elicotteri, dopo?

    sgrunt!

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  3. ciao, ti seguo e apprezzo il tuo blog, ma questa volta c'è qualcosa che mi suona strano. ho provato a capire cosa fosse e penso proprio che sia nella prima frase, quando tiri in ballo una gara. L'andare in montagna, lo dici pure te, non è una gara. e allora se non è una gara non ci sono regole condivise, ma soltanto le proprie. ognuno faccia i conti con la propria coscienza, noi possiamo sicuramente avere le nostre idee, apprezzare un tipo di approccio anzichè un altro, ma non possiamo dire che qualcuno bari, proprio perchè l'alpinismo non è una gara, non è un gioco, e dunque non si può giocare nè pulito nè sporco. a presto e grazie degli spunti, ciao, francesco

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  4. Infatti, francesco, il punto è capirlo. In tempo.

    Non è una gara, spiegalo agli sponsor, alla coreana che pur di essere la prima ed entrare nella storia sta "arrampicando con l'elicottero".

    Andare per monti non è una gara, essere la prima donna a conquistare tutti gli 8000 si. Pare la stessa cosa, ma non lo e'. Nives l'ha capito e non gioca piu'. Era alla sua portata, ma non gioca piu'.

    Ciao francesco, torna ancora :)

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  5. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  6. che succede? che sono gli ultimi commenti?????????
    la coreana che si vendica? no, pare cinese...

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  7. ףּףּהּשּׁﭤךּיּסּאָײַזּגּפֿ ! !

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  8. è successo, marzia, che gli spammer del cavolo di siti a luce rossa si sono accorti di questo blog. Mi seccherebbe dover mettere la moderazione o inserire i caratteri di controllo.

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  9. Sì, erano giapponesi: che la grande Nives Meroi li abbia attirati? (Credo che sia abbastanza nota in quel paese)
    Silvia

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  10. Spamer giapponesi? Sono lusingata :D

    Ho solo visto che linkavano siti a luci rosse

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  11. Nives Meroi ha già vinto e lo ha dimostrato sul campo. Ad un passo da un altro ottomila che era sicuramente alla sua portata ha scelto di rinunciare per amore. Questa è la vera vittoria e un esempio di integrità per tutti.
    Il sito di Nives sarà nuovo, per ora è in costruzione www.nivesmeroi.it

    Ho scoperto questo bell'angolo web e ne sono contento, passerò a dare una occhiata più spesso
    un saluto
    Luca e Marisa

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  12. oi, Luca e Marisa! vedo solo ora il vostro commento, scusate.

    Sono d'accordo, Nives e' la piu' grande. Un grilletto di donna, una grande persona.

    E poi ha quel modo autoironico di raccontare le cose e di sorridere di se'.. :)

    Spero di vedere presto il sito in linea, mi piace parecchio seguire le sue avventure quasi in diretta con le rapide relazioni di sua sorella Leila.

    Ciao, a presto :)

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