sabato 19 settembre 2009

Le marmotte in tribunale

Marmotta in Dolomiti

In Italia, finora almeno, è vietato sparare alle marmotte. Ma in Alto Adige, secondo la legge provinciale sull'attività venatoria, la marmotta è cacciabile se “a causa della sua eccessiva proliferazione mette a rischio l’equilibrio ecologico, l’agricoltura, la gestione forestale, la gestione ittica, la fauna selvatica o la pubblica sicurezza." E chi lo stabilisce se mettono a rischio bla bla? Un decreto del presidente della Giunta Provinciale Kaiser Durni, cacciatore, che fissa il numero degli animali da abbattere e le date di apertura e chiusura della caccia: per il 2009, 1.026 capi nel mese di settembre (chissà da dove spuntano, peraltro, quelle 26 marmotte lì.)

Ogni anno c'è un tiramolla fra Provincia, Verdi e animalisti che, a colpi di ricorsi, cercano di bloccare il decreto. Nel 2007 il TAR, su esposto della LAV, aveva prima sospeso e quindi annullato un identico decreto di abbattimento di quasi 2.000 roditori perché non era possibile provare che fossero fonte di simili pericoli; al contrario, nel 2005, annullò la sospensione provvisoria del piano di abbattimento e riaprì la caccia entro il limite massimo di 2400 esemplari.

Anche quest'anno il TAR ha bocciato il ricorso della LAV, riconoscendo la fondatezza delle argomentazioni di cacciatori e provincia: 1.000 esemplari, fra l'altro, su un patrimonio provinciale stimato di circa 50.000 capi, sono ampiamente sotto la soglia del 5% previsto dalla normativa.

Ma la LAV, non si è data per vinta: mentre già le doppiette sparavano, si è rivolta al Consiglio di Stato che ha accolto le  argomentazioni dei suoi avvocati annullando la sentenza del TAR e "sospende l'esecuzione del provvedimento impugnato in primo grado fino all'esito dell'esame collegiale dell'istanza cautelare(*)"

Il riesame collegiale è fissato per il 6 ottobre, fino a quel giorno le marmotte sono tutelate.

Marmotta in Maddalene

Io ovviamente fo il tifo pro marmotta e faccio la hola per il consiglio di Stato. So benissimo che 1.000 marmotte su 50.000 sono poche, che forse è meglio un colpo di fucile che morire di fame perché troppo numerose, o sbranate da un'aquila o da un cane. Ma sono un'inguaribile sentimentale, vederle giocare fra loro o prendere il sole su un sasso o correre con i loro culoni ondeggianti e infilarsi nella tana è bellissimo; le marmotte imbalsamate, al contrario, mi fanno semplicemente orrore.

(*) fonte: "Corriere dell'Alto Adige" di oggi 19 settembre

11 commenti:

  1. basta mettersi nei panni della marmotta n.1 delle mille, e la scelta è fatta.

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  2. Appunto, Artemisia, i grandi numeri spersonalizzano ma a pensare alle singole 1026 marmotte la prospettiva cambia parecchio.

    Se poi si pemsa a quelle che si e' rimasti come deficienti per mezze ore a guardare mentre giocano, non si puo' che preoccuparsi per ognuna e tifare per loro. Una vita è sempre importante, anche di una marmotta.

    C'e' ben altro? Mi stanno sulle balle i cebenaltristi. C'e' sempre ben altro di cui preoccuparsi.

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  3. E prima i fringuelli, e poi i merli salvati dai gatti, e poi gli ungulati d'alta montagna in inverno e ora anche le marmotte. Ti aspettavo al varco! Ma ai poveri pescettini, agli altri animalettini ("la gestione ittica, la fauna selvatica") senza culone ondeggiante non ci pensi mai, donna senza cuore? Devo dedurne che sei per un futuro senz'altro biodiverso purché simpatico? :)

    (Ma come fa una marmotta a costituire un pericolo per la pubblica sicurezza?!)

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  4. vuoi dire che sono piena di contraddizioni, equipaje? Bella scoperta! :D

    cmq mi sono preoccupata anche per le api (vedi post), le uniche bestie che ammazzo sono le zanzare e i tafani, i ragni e le altre strane creature con molte zampe le espello senza ricorrere ad azioni cruente.

    (poi magari mi scofano un chilo di speck, che di zampe ne aveva solo 4.... )

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  5. ah, il pericolo delle marmotte: peta che ti cerco l'articolo :D

    (in sostanza pare che circa 5 anni fa abbiano scavato tane sotto un maso mettendone a rischio la stabilità. Pare, si dice, si mormora ma nessuno le ha mai viste, le tane sotto il maso. E a esser franchi nessuno ha mai visto nemmeno il maso)

    http://tinyurl.com/luazyf

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  6. Sono combattuto. Adoro le marmotte, culone e casiniste. Ma non so resistere alla tentazione di rendermi odioso, per cui...

    Marmotta Al Lavècc

    La marmotta, subito dopo la cattura, aperta e ben pulita all'interno, si appende in un locale fresco dove si lascia frollare sotto pelle per cinque o sei giorni. Poi, liberata della pelle e di tutto il grasso, si taglia a pezzi. In una pentola di pietra ollare (lavècc), si mette il burro di pura panna e la marmotta facendo rosolare il tutto, se necessario per la quantità della carne, a più riprese. Indi con mezzo bicchiere di aceto forte, un litro e più di buon vino Valtellina e un pò d'acqua si copre la carne e si fa bollire. Spento il fuoco, si aggiungono nell'infuso intanto ottenutosi due carote spezzettate, un pò di sedano, salvia e un cucchiaio di pepe. Inoltre vi si cala un pugno di timo selvatico, avvolto prima in un pezzo di tela o di cotone. Si lascia così la carne di marmotta in fusione per almeno ventiquattro ore, avendo cura di chiudere il lavècc con il suo coperchio. Infine si fa cuocere il tutto, lentamente, per due o tre ore, mescolando di tanto in tanto sino a cottura. Se il sugo si restringe, aggiungere un pò d'acqua calda. Perché la cottura sia giusta la carne non deve staccarsi dall'osso. Questo piatto, delicato e saporito, è attualmente alla portata dei soli bracconieri, essendo vietata la caccia alla marmotta.

    Fonte: http://ricette.mytrainercommunity.it/Carne/Marmotta-al-lavecc--id=13275

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  7. (... e questo per avergli ricordato che non posta una ricetta da un anno..?!) ;)

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  8. Gamberotto:
    1. La marmotta (manca)
    2. un locale fresco (celo)
    3. una pentola di pietra ollare (celo)
    4. burro di pura panna (celo)
    5. mezzo bicchiere di aceto forte (celo)
    6. un litro e più di buon vino (celo) Valtellina (manca ma si può sostituire con soddisfazione)
    7. due carote spezzettate, un pò di sedano, salvia e un cucchiaio di pepe (celo, celo, celo, celo)
    8. timo selvatico avvolto prima in un pezzo di tela o di cotone. (celo, celo)
    9. coperchio del lavecc (manca. rotto ai tempi. sig! ma si rimedia anche questo)

    tu ci metti il punto 1? :D:D:D

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  9. Che fine pensi abbia fatto la marmotta che impacchettava la cioccolata nello spot Milka? Non ti sei mai chiesta perché non si vedesse più? Prima mobbizzata, poi messa in cassa integrazione, mobilità e poi… zac! Dritta nel lavècc. Ecco la triste storia. E se non piangi, di che pianger suoli?

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  10. Mi stai dicendo che te la sei sbafato da solo?

    Eccerto che piango!

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