In una piccola azienda agricola di alta montagna, come sono gran parte dei masi altoatesini, basta poco per trovarsi in serie difficoltà economiche: il Bauer si infortuna? Si diventa anziani e i figli se ne vanno? Nasce un bimbo nuovo e la Bauerin deve allattare, non può stare molte ore lontana, sul campo? Ecco che manca chi è in grado di andar per legna, di governare il bestiame, di concimare il pascolo, di aggiustare la recinzione…. I contributi in denaro spesso non sono la soluzione: servirebbe aiuto pratico, un paio di mani in più, una schiena giovane, qualcuno che stia con la nonna mentre i giovani stanno lavorando i campi o fanno i fieni…
Ecco l’idea: mettere in contatto chi ha bisogno di aiuto con chi è disponibile a dare una mano. Da quasi 20 anni l’associazione Bergbauernhilfe - Volontariato in montagna seleziona persone disponibili a fare un’esperienza in un maso, a “vivere in prima persona un’esperienza diversa presso i contadini di montagna” e a “offrire sostegno dei contadini e per aiutare con il raccolto, a casa, nella cura per i bambini e per gli anziani e disabili” e li indirizza verso chi è in difficoltà.
Sì, forse non è proprio la solita idea di vacanza fatta di spiaggia, sole, bagni, racchettoni, disco, gnocche, relax e nemmeno quella di trekking, mountain bike, nordic walking, rafting, canyoning, wellness; con il titolo del post un pochino vi ho ingannati, è una vacanza a farsi il culo, di alzatacce, a letto con le galline, letame, vacche, rastrelli, accette, vesciche sulle mani, “di duro lavoro fisico, il servizio per altri e di vivere in armonia con la natura, profonda soddisfazione e gioia”.
Interessante vedere quante persone si sono iscritte come volontari, e come sono cresciute negli anni:
per quanti giorni di intervento effettivo prestato:
e quanti sono i masi che hanno richiesto un aiuto:
e la provenienza dei volontari:
Chi viene aiutato?
”I masi devono soddisfare diverse condizioni definite con chiarezza dall'Associazione e verificate anche facendo sopralluoghi presso i masi. Deve essere un maso, dove il lavoro è molto duro. Ci sono anche i punti di difficoltà da considerare (sono composte dal ripido pendio, la superficie da lavorare a mano, la distanza dal paese più vicino e l'altitudine del maso).
[…]
Inoltre sono considerati anche la situazione sociale e finanziaria del maso e anche l'impegno sociale dei contadini nella vita nelle comunità. Particolare attenzione è data ai masi che accolgono persone anziane e/o ammalate oppure in situazione di handicap.”
Per fare domanda è sufficiente avere 18 anni ed è indispensabile saper badare a sé stessi e aver voglia di lavorare: che il volontario non diventi una rogna in più invece che un sollievo. Portarsi scarponi, maglioni, giacca a vento, vestiti da lavoro; vitto e alloggio verranno condivisi con gli abitanti del maso. Si può far domanda da soli, in coppia, con la famiglia intera. Ci pensa poi l’associazione ad accoppiare nella maniera più proficua i volontari con i masi, a supportare i volontari per gli eventuali problemi, ad assicurarli, a non abbandonarli al loro destino una volta al maso.
“Ma perché dovremmo? Al bar non ci servono perché siamo italiani, i tedeschi ci trattano male e ce l’hanno con noi!” vero? Ecco qualche estratto dal feedback di Gino Servillo da Scafati (SA), reduce da un’esperienza al maso nel 2012:
“Sono contento di essere stato alla festa e di far parte di quest’Associazione, di cui sono fiero. Ritengo che i Masi di alta montagna facciano parte di un patrimonio inestimabile di tutto l'Alto Adige, non solo dal punto di vista paesaggistico ma anche culturale e umano. Sostenere i masi dell'Alto Adige vuol dire tutelare un patrimonio che è di tutti noi non solo dei privati contadini. Sono contento dell'accoglienza che mi è stata riservata al mio arrivo alla “Bürgerhaus” e ringrazio gli organizzatori e tutti i volontari, presenti e non presenti, per l'aiuto che ogni anno danno ai proprietari dei masi sacrificando se stessi e le proprie famiglie per una causa di grande valore umano. Spero anche per il prossimo anno di dare il mio, piccolo, contributo di assistenza che tutti i masi meritano! Un saluto di cuore, Gino Servillo “
Bisogna sapere per forza il tedesco? Sarebbe meglio, ma non è indispensabile.
Erica Balella da Fusignano (Ravenna):
“Sono stata ospite presso un maso nella Valle Isarco, dove la famiglia mi ha fatto sentire subito come a casa. Vorrei innanzittutto ringraziare chi mi ha ospitato con tanto amore e affetto. Grazie per l’ ospitalità, la cortesia e la gentilezza. Grazie a E. per le chiacchierate con gelato, a R. per l'affetto che mi ha trasmesso e l’inaspettata gita al mercato, a W. per l'ottima cucina (la migliore cuoca e amica che potessi incontrare!!) e tutti i consigli culinari che mi ha dato (spero di metterli in pratica!) e a L. un ragazzo dal cuore d’oro e un lavoratore inesauribile! Grazie a E. per le passeggiate dopo pranzo e E. che ha sorvegliato su tutti noi.”
Simone da Treviso:
“Il lavoro nei campi e nella fattoria non è mancato, ma noi ci siamo portati a casa molto di più dei muscoli un po' doloranti. Abbiamo visto e vissuto in una realtà ben diversa dalla nostra, fatta di ritmi lenti, fatta dal ritrovarsi come una grande famiglia a tavola, fatta di sapori senza tempo e riscoperta del benessere dato dal coltivare una terra così difficile ma anche così bella. Indimenticabili le ore passate in stalla a curare gli animali, a tagliare il formaggio, a metterlo nel fienile... “
Insomma, vacanze attive e avventurose senza lasciare niente al caso in un territorio mozzafiato fra panorami grandiosi, in mezzo alla natura incontaminata ad un passo dalle Dolomiti patrimonio dell’umanità, dove protagonista è la natura, ma anche cultura, storia e tradizioni, in un ambiente familiare che vi farà sentire come a casa vostra. Ci si fa il culo come un ombrello, ma il prezzo è davvero conveniente! ;)
Informazioni sul sito dell’associazione
“Rassegna Stampa”
Mountain blog - “VACANZA UTILE” Volontariato in montagna
Alto Adige.com: Volontariato in montagna
Quotidiano Alto Adige: Aiutare i contadini nei masi di alta montagna
Famiglia cristiana: faticare ad alta quota