sabato 23 agosto 2014

Dolomiti o Las Vegas?

Premetto che non ce l’ho con il turismo, se non ci fosse mia zia starebbe ancora lavando la biancheria alla fontana pubblica o sarebbe immigrata in città. E non ce l’ho nemmeno con un po’ di comodità, soprattutto dove arriva il turismo più famigliare, più vicino ai parcheggi (stendo un velo sul casino a passo Sella di domenica scorsa, ma fra i casinisti c’ero anch’io quindi muta!).

Solo che, è giusto che il rifugio Comici al Sassolungo, per esempio, si chiami ancora Rifugio? Ho avuto il piacere la settimana scorsa di utilizzarne i bagni, e oggi trovo una gallery a loro dedicata su IL TRENTINO che condivido con voi:

cessi Comici

Musica new age che concilia l’evacuazione, luci soffuse, maniglia a led verde o rossa per indicare libero/occupato, doccette per pulirsi e pulire, nitore assoluto non facile da mantenere dove il traffico di escursionisti è impressionante.

Abbiamo poi notato una lunga serie di attenzioni nei confronti dell’ospite che fanno da contorno: le scodelle piene per i cani di passaggio, l’officina/attrezzi per mountain biker, punto ricarica per le bici elettriche, parcheggi bike con chiave, morbidi tappetini impermeabili per sdraiarsi sul prato a prova di crozzo fra le costole, e, mi dicono, una cucina di altissimo livello, altro che piatto CAI. Vista spettacolare sul Sella e sulle Odle e sugli impianti di risalita che assediano il Sassolungo da ogni lato.

E un bel casino di gente, ovviamente.

Mica per niente il gruppo non è entrato fra le Dolomiti dell’Unesco, come spiega Mountain Wilderness:

alcuni famosi gruppi montuosi dolomitici sono stati esclusi da quella prestigiosa qualifica, perché si temeva che il loro inserimento avrebbe ostacolato l’ulteriore sviluppo delle infrastrutture in quota necessarie per ampliare all’infinito il luna park dello sci di discesa.
Dolomiti Superski, che -al pari di Mountain Wilderness Italia- è investita della qualifica di socio sostenitore all'interno della Fondazione Dolomiti UNESCO, disinvoltamente si è appropriata per una propria campagna pubblicitaria del marchio delle Dolomiti Monumento del Mondo, ponendo sullo sfondo l’immagine del Sassolungo: una delle grandi vette che non sono entrate a far parte del sito UNESCO proprio per colpa dell’opposizione della Provincia di Bolzano e degli stessi dirigenti del più grande consorzio sciistico del mondo. Una bella faccia tosta, non c’è che dire
.”

Qui l’articolo completo.

Noi abbiamo dormito al Rifugio Demetz. Buona cucina, bagni puliti, letti comodi anche nel camerone, profumo di legno di cirmolo in tutte le stanze, famiglia de gestore accogliente e ben disposta a fare 4 chiacchiere. Un rifugio-rifugio, dove si sta comodi senza esagerare.

Il Rifugio Comici e il Rifugio Demetz hanno le stesse facilitazioni a livello fiscale? C’è rifugio e rifugio, anche per il fisco oltre che per gli escursionisti?

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Rifugio Demetz alla forcella Sassolungo

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(OT: lunedì tempo del piffero, peraltro)

9 commenti:

  1. Da un pezzo mi sono dato una regola di ingaggio: in posti così non lascio nemmeno un euro.
    Ultimamente faccio anche attenzione alle ricevute fiscali. Alcuni, anche molto in alto (Rif. Becherhaus), la rilasciano, altri, molto più in basso (Rif. Vedretta Piana) non la rilasciano. Sichiama evasione fiscale o sbaglio?

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  2. non sbagli, Cipputi.

    (per la cronoaca, abbiamo usato del cesso in 3 e nessuno di noi ha consumato :D)

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  3. Conosco molto bene il rifugio Comici (sin dal lontano 1972) e ho potuto seguire quasi anno per anno la sua evoluzione da rifugio a quello che è ora. Meno male che resistono ancora rifugi degni di questo nome dove è un piacere entrare e magare prendere anche solo un te caldo ma in un vero ambiente da rifugio alpino. ciao

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  4. A proposito di Becherhaus/rif. Biasi al Bicchiere e rifugi di alta quota: qualche anno fa salimmo al Becherhaus e mentre si tirava sera decidemmo di attraversare il ghiacciaio per andare a prendere l'aperitivo al rifugio Müllerhüutte/Cima Libera.
    Pagando ho fatto cenno di non fare scontrino, visto l'ora un po' tarda; il gestore disse: no no lo devo fare perché la scorsa settimana i finanzieri sono saliti in elicottero e si sono messi ai piedi della ferratina che porta al Becherhaus intercettando e richiedendo gli scontrini a chi scendeva.
    Ogni commento è superfluo, ci stanno i controlli ovvio ma stessi pesi e misure per tutti i rifugi ? Quelli poi oltre i tremila metri che fra crisi e stagioni balenghe arrancano ogni anno sempre di più è giusto siano considerati pari a quelli a quote più basse e raggiungibili facilmente ? Al Comici la gente ci arriva anche con il brutto tempo...

    ciao ciao Loriz

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  5. A me viene da commentare: facile criticare, se si arriva dalla città! Ma chi di montagna deve vivere e sopravvivere (specialmente in annate difficile come quest'anno!) deve poter gestire la propria attività guardando anche avanti. Non si vive di gerani sulle finestre e di minestre di gallina e neanche di "integralisti" che poi usufruiscono delle comodità, ma non lasciano un euro. Bravi!

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  6. caro Anonimo, io ci metto la faccia e il nome in quello che scrivo, polemizzare col vento non mi piace.

    Peraltro, è andata male solo a te, vorrei dire: abbiamo lasciato i nostri euro al parcheggio, al rifugio passo sella (caffè e cornetto), al rifugio Vicenza, al Demetz dove abbiamo cenato e pernottato, al vicenza il giorno dopo, al Sasso Piatto e pure al Pertini. Manca solo il Comici. Nei cessi del quale siamo entrati dopo aver sentito i commenti di chi ne usciva: "pare las vegas!".

    Tutta, ma tutta, la mia solidarietà (e pure i miei soldi, eh!), ai rifugisti, quelli veri, agli albergatori, ai garni, affittacamere, malgari e chiunque abbia lavorato in montagna quest'anno, con una stagione così difficile. E guardare avanti non mi pare sia il sinonimo di "carnevalizzare".

    (e ho il sospetto che tu del mio post abbia letto solo quello che volevi leggerci)

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  7. Loriz, bentornata! da dove quest'anno? :)

    Il Becherhaus se l'è vista gran brutta in questa stagione, giorni e giorni senza vedere nemmeno un cane. Speriamo ne venga fuori almeno in pari...

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  8. Christomannos, speriamo, ma come vedi nei commenti qui sotto c'è chi pensa sia tutto lecito.

    Succederà (spero di no!) come ho già visto succedere altrove: sempre di più, di più, di più... e il turismo cresce di quantità e cala di qualità. E quando succede questo, è l'inizio della decadenza di una stazione turistica.

    Speriamo che ci si sappia fermare in tempo.

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  9. dall'Irlanda, dove sta crescendo la coscienza ambientale.
    Il centro visitatori delle Cliff of Moher e' stato costruito praticamente sotto terra, poco visibile ed impattante a differenza di quello di Giant's Causeway ( Irlanda del Nord), un brutto enorme "coso " che vorrebbe richiamare le colonne di basalto ma che a parer mio e' molto kitsch.


    ciao ciao
    Loriz

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