Per favore, NON dar da mangiare ai nostri animali!!!!
Quando arrivo al rifugio è in atto un piccolo dramma: Leni, l’asinella nata da pochi giorni, affamatissima, sta cercando la sua mamma. Ma Lilli si è eclissata da un bel po’, seguendo il solito turista cretino che non ha voluto leggere il cartello che chiede, per favore, di NON dare da mangiare agli animali e la cagnetta Dakota, indignata, non se ne dà per inteso di sostituire mamma asina.
Ma ecco che piomba Katharina, brandendo un biberon: senza tanti complimenti lo infila in bocca alla piccola che, dopo un attimo di smarrimento, pare gradire:
Una bella poppata e per finire anche un po’ di coccoli: vedrai che torna, quella sciagurata, non lascerà mica la sua cucciola da sola!
Tempo un’oretta si sente un raglio da far tremare i vetri: eccola la scavezzacollo, con l’aria di averla fatta grossa! Leni le si infila subito sotto la pancia e le cose tornano tutte al loro posto.
Perché ve la conto questa simpatica storia? Primo perché non volevo più pubblicare catastrofi ambientali, scempi, disastri, global warming u.s.w., almeno per un po’.
Poi perché quella ragazza con il biberon, non è mica parte di una famiglia qualsiasi: oltre a gestire il rifugio con professionalità insieme alla tostissima moglie da più di un decennio, il babbo, Hansjörg Lunger è campione mondiale di scialpinismo in coppia; la sorella Tamara, è anche lei campionessa di scialpinismo e, anche se ancora così giovane, alpinista di un certo livello: Simone Moro infatti l’ha definita una promessa dell’alpinismo, ma soprattutto, è la notizia di questi giorni, se la porterà, il prossimo aprile, in una spedizione sul Lhotse a coronare il suo sogno: un 8000 a 23 anni.
Ma non sto a raccontare anch’io queste cose, ci ha già pensato il quotidiano Alto Adige, dove si legge l’entusiasmo per l’avventura che aspetta Tamara, ma il buonsenso con il quale la affronterà, e diversi altri siti parlano di lei. A me piace ricordare la serenità di quella famiglia, la gentilezza con la quale Tamara ha risposto a una mia mail, il sorriso e la verve di Katharina, quel biberon, le coccole alla somarella Leni, la serenità di quel rifugio e della sua bella famiglia.
il Latemar visto da Karneid, Cornedo, il paese di Tamara.
“Tamara Lunger è una sognatrice. Diversamente dal solito Lei non si è però limitata a vivere i sogni solo nel mondo della fantasia, ma ha deciso di dare gambe ai propri sogni e lavorare duramente per trasformarli in realtà. Questà è infatti la differenza da chi vorrebbe e di chi vuole.... Lei sa che non esistono sogni impossibili ma semplicemente ciò che cambia è il "come" e il "quanto" si deve lavorare per raggiungerli e concretizzarli. Tamara ha deciso di puntare molto in alto e dunque ciò che la aspetta è un duro ed intenso lavoro. Ma sarà il più bel modo per sentirsi viva ed autentica.....”
Simone Moro(*)
(Ma la parte più divertente della storia è stato Hansjörg quando, senza sapere di esser visto, ha preso da parte mamma asina e le ha fatto, letteralmente, la predica! :D)
Leni e Dakota
link:
(*) fonte: il blog di Tamara, trilingue
Tamara Lunger su Wiki tedesca (in italiano manca! all’appello, wikipeople ;)
Articolo sul quotidiano Alto Adige
Tamara su Skimountaineering.org
videointervista a Tamara su Montagna.tv
Hansjörg su wikipedia
il rifugio Latzfonserkreuz
alcune foto del e dal rifugio sul sito (uno dei siti) di Valeria.
Che meraviglia!!!!!Ci fossi io lì lo mangerei di baci!
RispondiEliminaCiao
Delizioso il "fotoromanzo" a lieto fine, come sempre belle le foto ed interessanti i link, ma... non ce la racconti giusta.
RispondiEliminaPerché la galleria fotografica s'intitola "Spatuzza-trek-sarentino"? Chi sa, parli.
Bello il quadretto, e significative le parole di Simone Moro su chi vuole e chi vorrebbe: da far leggere e meditare a tanti di quelli che si nascondono dietro a mille alibi per vivere da insoddisfatti e irrealizzati.
RispondiEliminabenvenuta, TY! altra gattara, vedo :)
RispondiEliminaNo, momento, gambero! blocca i manzi! :D
RispondiEliminae' QUELLO Spatuzza che si fregia di un aggettivo che non gli compete! Ti pare spatuzz, quello lì? è semicalvo e bello pettinato (oltre che figlio di buona donna)!
(spatuzz, spatuzzà = part. pass del verbo spatuzzar: scarmigliare. anche come agg: "l'è tornà a casa tut brodeg e spatuzzà" Sinonimi: arruffato, scapigliato (spettinato si avvicina molto lontanamente :P). Noi, spatuzade, spatuzze, spatuzzissime. draußen und drinnen):
http://tinyurl.com/ya74wza
peraltro, gambero, azzo hanno i nostri feed che non vanno? Il mio, il tuo, quello di "spaghetti mit knödel", di quello svitato del Demetz, e parecchi altri. Ti torna?
RispondiEliminagianpaolo, ho letto sul BeppeBlog:
RispondiElimina"Chi vuol fare trova i mezzi, chi non vuole trova le scuse!"
Non si puo' generalizzare, ma rende l'idea
Ok Franz, mi hai convinto. Ego te absolvo ;-)
RispondiEliminaI feed? Ho appena controllato, e sembrano funzionare bene. Si vede che FeedBurner ha avuto qualche problemino, ora risolto.
io apprezzo la parte montanara, prima di quella alpinistica ;-)
RispondiEliminauna mia amica, che ha una locanda in montagna, ha messo cartelli simili... in italiano. ed adesso ha preso un cucciolo di pastore maremmano per proteggere le capre... più dai turisti che non dai lupi!!
ehm... adesso mi linciate ma... io da italiana non avrei capito un acca! non era possibile scriverlo anche in un'altra lingua? almeno inglese, se non italiano...già le lingue non sono il nostro forte...
RispondiEliminamarina-prenemente-inseguita-dagli-asini-giuro-non-do-da mangiare-si-vede-che ispiro-simpatia
Marina, hai le tue ragioni,indubbiamente. Pero' se fai un giretto nel blog di Tamara vedrai che lei non padroneggia perfettamente l'italiano, ha bisogno di un amico che la aiuti a tradurre. Ed è quasi laureata non e' una contadina ignorante che abita in fondo a una valle dispersa.
RispondiEliminaQui e' cosi', anche se non dovrebbe essere cosi'. Anche se io dovrei saper parlare e scrivere il tedesco con naturalezza e lei l'italiano. Ma la politica così non ha voluto. E su al rifugio viene naturale parlare tedesco, scrivere tedesco, anche se fanno di tutto per capirti e parlarti se sei italiano.
Insomma si, avrebbero potuto. Ma non gli e' venuto in mente, non gli e' parso naturale, chissa'.
(ma quante cose fai, Marina! mani d'oro!)
(io ho un feeling speciale con gli asini, e guai a chi sghignazza!! :D)
Poi non sono pronta a giurare che da qualche parte non fosse scritto anche in italiano. Di certo il disegno delle bestiole era fatto in tedesco :P
RispondiEliminasisi, quello che intendevo dire è che io onestamente non avrei capito, e che quindi forse anche gli altri non hanno capito. devo dire che adesso mi sono messa a guardare intensamente la foto del cartello, mi sono concentrata, e ne ho dedotto che 1. parlava di animali 2. il tono era perentorio (dedotto dalle sottolineature e dai punti esclamativi) :oPP ok, probabilmnte avrei capito che dovevo stare alla larga dagli animali !
RispondiEliminaanche a me gli asini piacciono da morire, ed è un amore ricambiato, esserini intelligenti