(post modificato dopo la pubblicazione con l'aggiunta del link al video della presentazione)
Ieri sera a Trento Paola Lugo ha presentato "in anteprima italiana" Montagne Ribelli. (Che vuol dire anteprima italiana, visto che il libro è già disponibile da un po' in libreria e ce l'ho sulla scrivania da almeno una settimana?)
Stefano Fait l'ha intervistata per il quotidiano Alto Adige di ieri 26 aprile e qui trovate il testo integrale dell'intervista (più una coda di un altro articolo sui film in programma al Filmfestival che non c'entra un cavolo).
Questa la scheda dell'autrice pubblicata sulla quarta di copertina del libro:
"Paola Lugo (Bologna 1959), vicentina d'adozione, insegnante di italiano, alpinista, giornalista e scrittrice, già responsabile culturale del CAI di Vicenza, collabora con la casa editrice Antersass, specializzata in libri e film sulla montagna."
Cito un passaggio dell'intervista, più inerente all'ambiente e al nostro futuro che alla Resistenza, e alla domanda che mi facevo ieri: c'è avvenire per la montagna vera, non palestra per i giochi dei cittadini viziati, ma territorio di chi ci lavora e ci vive?
La lapide a memoria di un partigiano, sull'Altopiano di Asiago. (fonte CAI di Asiago)
"Nel suo Memoria della Resistenza, Mario Spinella ripensa alle sue esperienze sull’Appennino ed evoca “un paradiso possibile, a portata di mano, solo che si spezzino le dolorose barriere delle classi, dei ceti, delle abitudini figlie della disuguaglianza. Spesso... sono indotto a ritenere che allora noi toccammo con mano una più alta forma di civiltà”. E adesso?
La speranza è l’ultima a morire. Nella montagna di oggi spesso si sopravvive o ci si arrende, ma ho incontrato anche piccole isole, tentativi di resistenza, e non sono pessimista. Un’altra forma di civiltà esiste già anche solo nel semplice rispetto con il quale chi vive in montagna agisce sul paesaggio. Lo stesso ritmo dell’esistenza è più sostenibile. Questo modello di vita e società è il filo che lega partigiani e montanari di oggi."
Qui il video della presentazione a cura del FilFestival di Trento
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