domenica 29 marzo 2009

Ancora kitsch

Marzia mi scrive, in risposta al post di venerdì: "non so se sia peggio il kitsch che proponi tu o l'horror moderno di certe località di montagna qui". Non crederci privi di gran schifezze anche da queste parti. Questo, per esempio, è Marilleva, stazione sciistica in val di Sole. O vogliamo parlare, che so, del passo del Tonale? Ma che siano brutture se ne accorgono tutti, nessuno può credere che siano architettura tradizionale. Il kitsch è, secondo me, culturalmente, più pericoloso: la gente pensa che sia vero. Lo pensano i turisti, bobbi, perché ormai lo pensano anche i pubblici amministratori e i residenti, sono loro i primi che ormai non sanno più chi sono.

Avrebbe senso altrimenti questa casa, a Bolzano? E' un condominio, costruito sulla "ristrutturazione" di un bel vecchio maso:

condominio

o la moda degli orribili affreschi sui muri delle case? Come questo per esempio, su casa privata in un paesino di montagna:

affresco1

Ma una cosa simile è stata dipinta sulla facciata del municipio.

O questa ridicola, culturalmente falsissima, ricostruzione di fontana, a Mezzana, piccolo paese della val di Sole, diventato turisticamente molto frequentato da quando è stata costruita Marilleva, nel contempo diventato un brutto museo all'aperto del kitsch:

fontana_mezzana

Quando mai le fontane di Mezzana hanno sfoggiato la banderuola segnavento? E il tettuccio appoggiato su colonne di granito? E chi le ha mai viste dotate di panchine con schienale in ottone come la testiera di un borghesissimo letto kitsch?

Tutte le vecchie fontane del paese, che necessitavano di ristrutturazione, alcune proprio di rifacimento totale, sono diventate fontane da turisti. Magari senza tettuccio e banderuola, ma in quasi tutte non ci si può più lavare i panni: parrà strano, ma alcune erano ancora usate proprio come lavatoi, nel terzo millennio, fino a quando non le hanno turistizzate.

Il kitsch è peggio del brutto e basta, ha bisogno di stimoli sempre più forti; del kitsch sono figlie le Disneysmontegade, la perdita di identità.

E si finisce col credere che la verità sia il falso e viceversa, che Orwell abbia preso spunto dal Grande fratello per scrivere 1984.

Quindi preparatevi, miei 25 lettori di manzoniana memoria, a vederne ancora kitsch su queste pagine.

10 commenti:

  1. Anche per una come me, che guarda questi posti e queste "tradizioni" da lontano, tutte queste riflessioni e foto sono proprio interessanti. Penso a quelli qui,in Argentina che fanno grossi sforzi per "conservare" delle tradizioni "tipiche" regionali italiane (piatti, danza, canto, ecc)convinti appunto che stanno preservando per i discendenti una "vera" essenza culturale. Il ristultato sono altrettante varianti di kitch analogo a questo che fai vedere qui. Mi aspetto con grande ansia più di questa roba...
    un caro saluto

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  2. hem, la banderuola, prima di leggere e guardando distrattamente la foto, l'avevo presa per la fermata dell'autobus ;-)))

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  3. Credevo che gli affreschi, se non autentici, fossero almeno tradizionali.

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  4. Si, zar, gli affreschi sono tradizionali. Anche gli erker e i balconi in legno sono tradizionali. Qualche rara casa aveva sulla facciata un affresco di tipo religioso: madonne, santi, cose così.

    Ora c'è una pletora di affreschi, uno più brutto dell'altro, la maggior parte dei quali riprendono l'iconografia cartolinesca della montagna. Vedi com'e' pericoloso il kitsch? Pare quasi vero.

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  5. Marzia, non sei la sola, l'ho pensato anch'io quando l'ho vista :D

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  6. Ana, sai, posso capire che da molto lontano come siete voi si possano perdere le misure e si cerchi di amplificare i segni distintivi delle proprie radici. Ma qui che senso ha?

    Non mi meraviglierei se fosse più autentica la vostra ricostruzione di quello che si può vedere qui. Non ovunque, per fortuna!

    A presto :)

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  7. milly carlucci disse, all'inaugurazione di disneyland parigi: qui non c'era nulla, c'era soltanto campagna.

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  8. era un po' che non passavo di qua, e mi ritrovo immerso in questa brodaglia di kitch. Riguardo alla banderuola della fontana: anche a me sembrava l'insegna della fermata del bus... siamo davvero troppo civilizzata, o c'è sul serio qualcosa di stonato? e che c'è scritto sulla banderuola?
    bah
    buona pasqua, non sparate ai pulcini!

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  9. Comunque non è facile costruire qualcosa di nuovo che sia allo stesso livello degli edifici storici.
    L'alternativa è non costruire affatto, che mi trova più che d'accordo.
    Non è impossibile però. Penso alle casette del Villaggio Eni di Borca progettate da Geller.
    Adesso le stanno ampliando e ristrutturando, ma al tempo non ci stavano male, vedere per credere.
    Mattia

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  10. ... o il Vigilius di Matteo Thun:
    http://www.vigilius.it/

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