sabato 13 febbraio 2010

Le ceneri di Dino

croda da lago

Lastei de Formin e Croda da Lago

Finalmente, a quasi 40 anni dalla morte di Dino Buzzati, il Progetto di legge n.234, presentato in aula il 24 aprile del 2007, è stato approvato il 09/02/2010 dal Consiglio Regionale del Veneto, nell’ultima seduta prima della fine della legislatura. La legge detta le norme, fra l’altro, per la cremazione e autorizza, finalmente, la dispersione delle ceneri in natura.

Potranno così essere rispettate le ultime volontà dello scrittore: tornare fra i suoi amati monti. Quest’estate, probabilmente fra giugno e luglio, le sue ceneri, custodite finora dalla famiglia in un luogo segreto, potranno essere sparse su una delle cime attorno a Cortina: sulle 5 Torri o sulla Croda da Lago, teatro della sua prima arrampicata e anche dell’ultima, per merito dell’amico Rolly Marchi che glie la donò accompagnandolo in cima per il suo sessantesimo compleanno.

Il quotidiano Alto Adige pubblica oggi una breve intervista di Francesco Saltini alla vedova dello scrittore che dice, fra l’altro:

«L’ultima scalata di Dino sarà effettuata in compagnia dei familiari e di pochi amici. Il pensiero va a Lorenzo Lorenzi(*), che coinvolgerò per organizzare il tutto, e a Rolly Marchi, che spero possa essere con noi. Comunque ne daremo notizia solo a cerimonia avvenuta. […] Finalmente Dino potrà riavere la libertà sulle sue montagne. Sono contenta».

Quante volte l’abbiamo detto agli amici: qui, questo è il posto dove vorrei restare per sempre. Ma ogni regione legifera a modo suo, chi autorizza e chi mette paletti di varia natura, chi non vara il regolamento di polizia mortuaria rendendo inefficace l’abolizione, avvenuta nel 2001, dell'art. 411 del codice penale che vietava lo spargimento delle ceneri funerarie in natura.

Insomma, ora in Veneto si può ufficialmente fare quello che, spesso, è stato fatto di nascosto violando la legge. Sono contenta.

In Alto Adige non so come sia la legge: sul monte Pez, per esempio, Val, non so mica se si possa ;)

pez2

Il mondo visto dal Monte Pez (Schlern)

(*) gestore del rifugio Scoiattoli a Cortina, storico e amico di Buzzati.

Articolo sul sito del Corriere della Sera

2 commenti:

  1. Finalmente una legge tanto attesa. Non conosco esattamente gli articoli della stessa, ho il timore che sia fatta " all'italiana ", ovvero incompleta e scritta in modo che possa venir interpretata come fa più comodo. Spero, ad esempio, che alcuni luoghi siano espressamente vietati (Parchi cittadini, zone agricole, zone urbane ecc. ecc.) Questo tipo di leggi dovrebbero essere nazionali. Immaginate il casino che si creerà. In una regione si potrà disperdere con una modalità ed in certi luoghi, ad un metro di distanza, ma altra regione, si potrà fare diversamente...Già immagino gli "ultimi viaggi" per spostarsi di confine come meglio conviene....che tristezza!

    Grazie per aver inserito la foto dal Passo Giau (dintorni). Nella mia personalissima classifica lo reputo il più bel passo dolomitico e uno dei più belli in assoluto.

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  2. Ci puoi scommettere, Anonimo, che sara' un casino. L'abolizione del divieto de' del 2001, e ancora si aspettano le normative in molte regioni. E poi tocca ai comuni, perche' alla fine la competenza e' comunale.

    Cmq siamo gia' d'accordo, qui: se non si puo' ufficialmente, troveremo il modo comunque ;)

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