mercoledì 17 febbraio 2010

Telemark? Telemark!

All’ inizio degli anni 2000 mancano video decenti sul Telemark, sia video didattici che documentari. I produttori specializzati in film di montagna del Telemark, quando andava bene, se ne disinteressavano, altri se ne facevano proprio beffe. Così nel 2005 Nils Larsen, Dave Waag, e Naheed Henderson fecero una spedizione nei Monti Altaj, catena montuosa lunga circa 2000 chilometri situata fra la Mongolia e la Russia nel sud della Siberia, alla ricerca di un popolo che da secoli si sposta muovendosi sugli sci, si costruisce gli attrezzi con l’accetta partendo dal tronco dell’albero, e che scia… Telemark.

Ma non solo: in occidente abbiamo scoperto l’acqua calda. Da qualche anno si vedono infatti i raider girare con i nuovi Fatski, quegli sci larghissimi (e non proprio bellissimi) che pare abbiano un’eccezionale capacità di galleggiamento in neve fresca. Ma pensa! I nipoti di Gengis Khan lo sapevano da un bel po’!

Insomma, Larsen & C. sono tornati altre 3 volte fra quel popolo di strambi sciatori, hanno girato diverse ore di video e quello che era partito come un progetto didattico è diventato un film: “Skiing in the Shadow of Genghis Khan/Timeless Skiers of the Altai ” che rende, finalmente, al Telemark il giusto tributo.

Il film è acquistabile qui a $ 24.95

Il trailer è splendido, tutto da vedere, fantastica la sequenza della costruzione dello sci: Trab, Atomic, DYnastar? Pippe, altroché! 

 

Per chi volesse approfondire, domani a partire dalle 20 sulla pista Doninz – Gardenaccia a La Villa in val Badia si tiene la prima serata de “La Falda” (La piega), festa del Telemark: istruttori nazionali e maestri di sci faranno dimostrazioni di discese a tallone libero e mostreranno le tecniche più adatte ai vari tipi di neve: si potrà provare a cadere con la tecnica classica,

 

oppure a fare degli splendidi voli a pelle d’orso con la tecnica dell’Alpenstock (con un bastone solo)

 

ma si potranno anche fare voli rovinosi sciando a quattro zampe con il doggystyle (no, non è una roba porno!):

 

Alla fine, vin brulè per tutti.

La seconda serata, per chi è ancora tutto intero, sarà il 25 marzo, sempre a La Villa in Badia.

fonti:
telemarktribe
Freeheels, il sito del progetto Altai

6 commenti:

  1. E beh altra gente, altro mondo, sembra di essere tornato alle cose che mi raccontava mio nonno (un paio di sci tutti di legno, i bastoncini di bambù, in giro per i monti). Lì più che il tallone era libero tutto.....
    Cmq sono appena tornato dalla "mia" solita Kalkstein nella valle di Villgraten. Un posto mitico, dove il tempo sembra essersi fermato. Forse un po' come nel Segreto del Bosco Vecchio. Anche noi nei giri di scialpinismo alla ricerca di un mondo che in parte non c'è più.
    Ciao
    Guido

    RispondiElimina
  2. altra bella chicca!
    stasera vado nello sgabuzzino a cercare gli sci di legno che mi regalo' mio zio 40 anni fa quando torno' dalla switzerland. mitici!

    bau

    RispondiElimina
  3. Sorprendente! nn si inventa nulla e si deve soltanto imparare dagli altri.

    Gp

    RispondiElimina
  4. Splendido articolo!
    Per chi come me si sta avvicinando solo ora al telemark ed allo scialpinismo, è interessante scoprire questi intrecci fra culture e popoli. Per noi uno sport, un lusso, per loro un quotidiano confronto con la natura.
    Buona piega, ma soprattutto buona montagna a tutti :-)

    RispondiElimina
  5. in ottimo sito che tratta di telemark, tenuto da un istruttore nazionale è:
    http://www.thewhiteplanet.it

    RispondiElimina