I vecchietti terribili del Muppet show (fonte Youtube)
Questo blog non era nato per diventare il lamentatoio sul degrado della montagna. Mi pare di esser diventata, io da sola, come i due vecchietti tremendi del Muppet show, qualcuno se li ricorda? Sempre a lamentarsi per qualcosa, acidi e sarcastici.
Ma non c'è giorno che non legga di qualche altra nefandezza, fatta o progettata e non c'è verso, è un argomento che non manca mai di nuovi contenuti.
Volevo parlare, oggi, del problema dell'alimentazione artificiale degli ungulati, in questo periodo di neve altissima, ma non c'è giorno che non ci sia notizia di un nuovo assalto alla montagna: 100 appartamenti, 54 casette per 248 stanze, centro wellness, centro congressi, shopping centre e quant'altro per circa novantamila metri cubi. Dove? Appena al di là del passo Fedaia, a Malga Ciapela, ai piedi della Marmolada. Per confondere le cose, la famiglia Vascellari lo chiama "Grand Hotel Marmolada", ma dell'hotel ha poco: 54 case e 100 appartamenti sono un villaggio non un hotel. Uno scempio ambientale, l'ennesimo assalto alla Marmolada e alle Dolomiti che contano già la massima concentrazione mondiale di impianti di risalita e di posti letto.
"La vita sulle Alpi si difende costruendo un equilibrio fra le comunità. Qui invece arriva una massa di cemento, imposta da interessi imprenditoriali, che rompe ogni equilibrio. L'identità e la storia di Rocca Pietore vengono cancellate. Gli artigiani e i piccoli imprenditori di questa conca avranno purtroppo un solo futuro: andare a fare i camerieri al Grand Hotel (*)" dice a Repubblica Fausto De Stefani, presidente di Mountain Wilderness.
Marmolada
Il progetto non è fortemente avversato solo dagli ambientalisti, anche il presidente di Federalberghi di Belluno è contrarissimo: "Il Grand Hotel di Malga Ciapela è una follia. Nel bellunese i letti degli alberghi sono occupati solo per il 40%. Il problema è fare conoscere le nostre Dolomiti, altro che costruire nuovi hotel portando tonnellate di cemento sulla Marmolada(*)".
Tonnellate di cemento avulse dal territorio, dove nulla avrà a che vedere con la cultura delle Dolomiti; un villaggio che proporrà atmosfere, menu, divertimenti e personale intercambiabile con un qualsiasi altro "non luogo" del turismo asettico, come li chiama Franco de Battaglia nel suo accorato articolo sul quotidiano Alto Adige di oggi. Un Sharm el Sheick in Marmolada, difficile da riempire e quindi sempre in saldo, con la clientela sempre meno scelta e sempre meno attenta.
"Tutti poi, nelle Dolomiti, sanno che il segreto delle frequenze turistiche non sta tutto negli alberghi sempre più barocchi ma nell'"effetto paese". Nella cordialità di vita, di storia, di ambiente che circonda gli alberghi, le strade, le case.(**)"
Peraltro chi frequenterà il Grand Hotel non solo non godrà dell'effetto paese ma contribuirà a distruggerlo: "Il grande complesso alberghiero - dice Luigi Casanova, vice presidente di Cipra, la Commissione internazionale per la protezione delle Alpi - è invadente, cancella l'identità della popolazione locale, frantuma le filiere corte dell'economia che ancora oggi resistono. Cancella l'artigianato, i piccoli albergatori, gli affittacamere (*)"
Marmolada
I Vascellari sulla Marmolada si son fatti, come si dice dalle mie parti, i corni d'oro, mungendo il mungibile prima sfruttandone le risorse idroelettriche poi con gli indennizzi della nazionalizzazione; la società Tofana Marmolada, della quale Mario Vascellari è il presidente, nel 2005 ha ristrutturato la funivia che porta in cima alla montagna utilizzando 6 milioni di euro di sovvenzioni a fondo perduto concessi dalla regione Veneto.
Nell'estate del 1988 i volontari di Mountain Wilderness raccolsero, sotto la parete sud della montagna, centinaia di sacchi di scoazze buttati dalla società della funivia: plastica, robaccia chimica, rifiuti vari, funi, oltre a oli esausti e carburanti. La società fu condannata a pagare 100.000 euro di risarcimento alla provincia di Belluno per danni ambientali.
Un altro Vascellari, Valentino, fratello di Mario e socio della Tofana Marmolada, ha presentato il progetto di Malga Ciapela nelle vesti di presidente di Assindustria di Belluno. I due fratelli, racconta a Repubblica il sindaco di Rocca Pietore, sono i principali soci della cordata che costruirà il Grand Hotel. Indicativo futuro, non condizionale: la cosidetta "variante Vascellari" venne infatti approvata dal Consiglio comunale già nel 2005, in tempi stretti, poco prima che la Regione bloccasse le modifiche ai PRG.
In 5 anni, secondo il sindaco orgoglioso, il resort sarà bello che costruito. Al modico prezzo di 50 milioni.
A volte ho delle illuminazioni, dei presentimenti, come dire? Valentino Vascellari mi stava sulle balle già dai tempi del liceo, una questione di pelle. E non era nemmeno in classe con me, bastava incontrarlo nei corridoi.
(*) fonte JENNER MERLETTI su Repubblica on line
(**) fonte: Franco de Battaglia sul quotidiano Alto Adige di oggi (lo linko quando lo rendono disponibile on line)
Ma quale lamentatoio, qui siamo alle requisitorie! E t'assicuro che si fan leggere d'un fiato anche da noi foresti.
RispondiEliminaE perché seguitano a tornarmi in mente i bigliettini da visita marocchini che pubblicizzavano locali "real beduin tent atmosphere"? :-(
Del Muppet show i due vecchietti sono sempre stati i miei eroi... mugugnamo, brontoliamo, facciamoci sentire.
RispondiEliminaMi hanno segnalato un editoriale di Marco Albino Ferrari, direttore di Meridiani Montagne, sulla falsa "tipicità". Devo ancora andare a leggerlo e eventualmente postarlo. Ci si risente sul web
Gp
A volte le illuminazioni e i presentimenti si chiamano facce da o teste di . Quel misterioso mix di sguardo, espressioene, atteggiamento, che fanno venire repentini attacchi di orticaria. Difficile che le allergie passino con gli anni di solito peggiorano.
RispondiEliminaTutte le gru e le ruspe che qui hanno momentaneamente rallentato dopo 30 anni di massacro, hanno deciso di trasferirsi in montagna. Tremo, dopo aver visto in Andorra quanto più terribili sono le colate di cemento sui monti rispetto che nel piano. Qui non si tratta solo di villaggi turistici ma di file e file di centri commerciali in un posto che sarebbe un gioiello chiuso tra monti incontaminati ad oltre 2000 m di quota. Fino a 25 anni fa c'erano un distributore di benzina e le marmotte. Vedere per credere
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/3f/Pas_de_la_case.jpg
Ragazzi, mi rassicurate assai: non vorrei finire con l'assomigliare a quel blogger che ho smesso di leggere tirando un sospiro di sollievo: per 10 post si puo' sopportare una lagna, soprattutto se ha ragione. Di piu' e' una barba :D
RispondiEliminaVera, cazzarola, Andorra mi mancava! :(
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