giovedì 10 aprile 2008

Mobilità alternativa: si potrebbe

..se anche il governo non remasse contro.

Ex ferrovia Dobbiaco-Cortina, diventata una (splendida) ciclabile. Ora ci si ripensa.. forse

Interessante articolo di Luigi Casanova sull'ultimo numero di "Questo Trentino" sulla mobilità alternativa nelle Alpi, con un paio di esempi virtuosi che dimostrano che qualcosa si potrebbe fare senza far troppi danni ambientali e altrettanti esempi di difficoltà e miopie pubbliche e private.

"Nel bellunese il sindaco di Calalzo, sostenuto da alcuni suoi colleghi, sta tentando di chiedere il potenziamento della linea ferroviaria Belluno- Calalzo, per portarla fino a Cortina, poi in Val Pusteria e - perché no? - verso est, in direzione della linea Tolmezzo-Tarvisio. La risposta della Regione e della Confindustria locale è stata esplicita: la ferrovia si cancella e si farà invece il collegamento autostradale A27- A23, un progetto folle, per costi ambientali, economici e per logica."

La Trento-Malé a Daolasa. Entra quasi in cucina di un paio di vecchie case.

Sempre che per potenziare e allungare non si faccia il bordello fatto con la Trento-Malé, dove i danni ambientali e le spese sono decisamente più dei vantaggi. Discorsone, quest'ultimo!

3 commenti:

  1. Francesca,
    piccolo ricordo personale, inverno del 1984, con mia moglie abbiamo fatto fatto la Dobbiaco - Cortina con gli sci, in un giorno infrasettimanale. Mi ricordo praticamente soli sul percorso. Ho ancora le diapositive di inverni ora un po' difficili da trovare. Uscivamo dall'albergo di Monguelfo sci ai piedi e su un unico splendido binario si poteva percorrere tutta la val Pusteria ed i collegamenti con le valli laterali. Per il resto quello che più fa rabbia è che anche quelli che dovrebbero essere intellettualmente dalla parte di un recupero ambientale, per un modo di vivere diverso, sembrano completamente appiattiti su questo concetto della mobilità veloce a tutti i costi e sottolineo a tutti i costi. In questa logica l'unica soluzione secondo loro sono le strade, sempre più grandi, sempre di più e che devono passare sopra o dentro ad ogni cosa. Francamente sono molto deluso da questa psuedocultura imperante che sembra aver annebbiato il cervello anche di gente che il cervello potrebbero averlo a "posto".
    Comunque mai mollare, chissa che prima o poi il vento cambi.
    Ciao Guido

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  2. Guido, oggi 15 aprile 2008, sono un po' piu' pessimista di ieri sul fatto che prima o poi il vento cambi.

    sgrunt

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  3. E beh.... E' inutile che dica da che parte sto.Certo che ci aspetta un periodo in cui la cultura quella con la "C" maiuscola, sarà messa da parte. Spiace solo molto che molti italiani forse troppi facciano fatica ad accorgersi di questi aspetti.
    Ciao Guido

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