"Sarà la sede della Fondazione Vajont e si chiamerà “Roccia di gridi”, parafrasando Ungaretti. La sala rotante al primo piano avrà feritoie vista diga e vista Longarone. Nelle foto i primi bozzetti firmati dall'architetto Giorgio Pradella, figlio dell’ingegnere Carlo che progettò il ponte sul Vajont distrutto il 9 ottobre 1963"
"costituirà il “sigillo” dei percorsi della memoria, sui luoghi della sciagura del 1963, perché da esso risulterà possibile accedere propedeuticamente alla visita del Vajont dopo l’assunzione di una informazione molto emozionale attraverso soluzioni tecnologicamente innovative e di grande effetto sul visitatore."
(fonte: fondazione Vajont)
Lì è tutto molto emozionante, basta guardarsi attorno.
Intanto Erto muore, la gente se n'e andata, "non c'è il tabacchino, il giornalaio, la scuola, il fruttivendolo", le case risparmiate dall'onda crollano per conto proprio. Mi sfugge qualcosa?
Sacrosante parole ... che mettono in moto le celluline nervose e scatenano le domande: chi sono gli amministratori locali? Come avviene il processo decisionale in queste realtà? Fin dove arriva la voce di Corona? Cosa fa/non fa Corona per cambiare le cose?
RispondiEliminaIl matto
sindaco: Luciano Giuseppe Pezzin (DS)
RispondiEliminaRegione Autonoma Friuli V.G., presidente Riccardo Illy, Intesa Democratica.
Mauro Corona: un grande scultore. Un ottimo scalatore. Un bravo PR di se' stesso. Un mediocre scrittore. Piu' furbo che genuino, ormai.
Ma quando ha ragione, ha ragione. E questo video mi sembra molto triste.
Il dubbio era venuto anche a me che l'uomo fosse un furbacchione. Da piccolo, quando trascorrevo le estati nelle Giudicarie dai nonni, leggevo le storie di Corona che l'Adige pubblicava ... la tristezza traspariva, ma era velata. Nel video esplode!
RispondiEliminaIl matto