lunedì 7 luglio 2008

"La lunga marcetta"

Copertina del libro

Sabelli Fioretti Claudio; Lauro Giorgio(*)
"Da Masetti, frazione di Lavarone, a Cura, frazione di Vetralla. L’Italia
A PIEDI
"

Editore: Chiarelettere  (collana Reverse)
Prezzo: € 13,00
ISBN: 978-88-6190-017-2

"Chissà perché quel giorno io gli dissi: “Mi piacerebbe andare a Roma a piedi”. Di cazzate io ne dico spesso. La settimana prima avevo detto: “Vorrei fare la transiberiana da Leningrado a Pechino”. E la settimana prima andavo dicendo: “Compro un camper di lusso e giro per un anno l’Africa”. Oppure: “Prendo un aereo per la Norvegia e mi faccio tutte le tappe della nave postale”. Nessuno mi dava retta e nessuno mi rispondeva. Al massimo qualcuno si faceva una risata e mi diceva: “Io invece vado al Polo Sud”. Gente che non sa sognare. Invece quel giorno che gli dissi che avrei voluto andare a Roma a piedi Giorgio Lauro mi ascoltò con grande attenzione e mi rispose: “Anche io”. Bastano due parole a volte per dare una svolta alla propria vita. Figuriamoci se non bastano a cambiare il programma di un’estate. E allora niente fiordi, niente camper, niente transiberiana. Via verso la Capitale. A piedi. Lentamente."

"Da Lavarone a Vetralla. Attraverso strade, paesi, bar, gente e dialetti.

Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro raccontano un’Italia a bassa velocità"

Di montagna in queste pagine non ce n'e' molta, ma ci sono un bel po' di altri ingredienti che conosciamo benissimo: fatica, caldo, sudore, sete, sfinimento, corpo a corpo con lo zaino per farci stare tutto, sentieri persi, cartine sbagliate, vesciche, male ai piedi, quel cazzeggio creativo che nasce dalla stanchezza e dal sole a picco sul cranio, che fa filosofare sulle peggiori scemenze del mondo.

E passi, milioni di passi, quelli che servono per raggiungere Vetralla, in provincia di Viterbo, partendo da Masetti di Lavarone, provincia di Trento. 142 ore di cammino con una media di 4,6 chilometri all'ora per percorrere 659 chilometri quasi tutti su asfalto, su strade statali e provinciali, accanto all'Italia motorizzata che schizza infastidita accanto a questi bradipi appiedati.

Chiunque abbia camminato per più giorni di fila si riconoscerà in qualche pagina di questo simpatico e spiritoso libretto che racconta con leggerezza l'avventura di due svitati che nell'estate 2007 attraversano mezza Italia perché "a giugno non avevamo un cazzo da fare", seguiti virtualmente da un sacco di gente per mezzo di Radio2 e di un blog aggiornato quotidianamente, e accompagnati fisicamente par tratti più o meno lunghi da amici, conoscenti, ascoltatori e supporter in una lunga transumanza collettiva.

(*) "Claudio Sabelli Fioretti è un giornalista. Ha lavorato per ABC, Cuore, la Repubblica, il Corriere della Sera, Genteviaggi, Io donna.

Vive con altri quattro abitanti a Masetti.

Giorgio Lauro è un conduttore radiofonico. Ha lavorato per Radio Popolare, Radio2, e per trasmissioni come Bar Sport, Caterpillar, Catersport.

Vive con altri quattro milioni di abitanti a Milano."
Fonte: quarta di copertina

8 commenti:

  1. Ma perchà mai uno dovrebbe andare fino a Cura di Vetralla ... non che io abbia qualcosa contro Cura, ma è nel mezzo del nulla ...
    Boh!
    il matto

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  2. perche' Sabelli Fioretti ci e' nato ;)

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  3. OT:

    Fra scusa l'ot, ma non so come contattarti in privato :P

    Visto che sabato - salvo imprevisti e meteo - vorrei fare il Picco della Croce (3142mt) salendo dal Rif. Bressanone, sai com'è il sentiero? Da voi, sui versanti sud di neve ce n'è ancora?

    Grazie e scusa ancora l'OT

    Misty

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  4. Vedi ... ogni cosa tende al suo luogo naturale ...
    Il matto

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  5. mi piacciono questi libri di viaggi lenti, vissuti... sarà che, appunto, sanno di transumanza ;-)
    il cammino è la cosa che mi ha attratta più di tutto, nel nomadismo dei pastori, infatti

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  6. Misty, posso esserti utile molto poco: il sentiero non lo conosco, non sono mai salita sul Picco della Croce (vergogna!). Lo danno EE, non dovrebbe essere troppo impegnativo. Per quanto riguarda la neve, qs inizio estate ho girellato piu' che altro in zona dolomiti venete, non so dirti se la situazione sia la stessa. 15 giorni fa il gestore del rifugio Citta' di Fiume ci ha sconsogliato di salire la forcella Val d'Arcia (circa 2.500 m.) sul Pelmo senza ramponi, molta neve ancora sia sul versante ovest che su quello est. Civetta ancora innevata nei canali, scaricava molto.

    ti cinviene dare un colpo di telefono al rifugio secondo me.

    Buon giro :)

    PS: la mia mail: franza AT catsystem DOT it

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  7. marzia, per un tratto si e' accodato anche un cane: transumanza perfetta :D

    Hai per caso dato una scorsa a uno dei libri di Brizzi sui suoi viaggi a piedi? ora sta facendo Roma-Gerusalemme (qui il blog: http://romajerusalem.splinder.com/)

    ma a me il tizio sta un po' sulle balle...

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  8. sì, ho letto i libri di brizzi... non poi così, male, dai! quelli di viaggio, intendo dire. certo che non è alta letteratura...

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