giovedì 6 marzo 2008

Avem fach un sumi

Occitania - Val Varaita fra le nuvole (foto Val)

Intanto la segnalazione di un sito: Chambra D'Òc:

Che cos'è la Chambra d'òc?
La Chambra d'òc è un'Associazione che raggruppa soggetti che lavorano i prodotti della terra, che operano nell'artigianato, che vivono di turismo, che si occupano della rinascita linguistica e culturale delle Valli occitane d'Italia.”

Con testi in occitano e italiano, si occupano di cultura, linguistica, montagna, convivenza e integrazione culturale, didattica, territorio, tradizioni. Qui, nella loro pagina di presentazione, i settori principali nei quali l'associazione è presente ed attiva.

Mensilmente sul sito un periodico di "Nòvas d'Occitania", bilingue, da leggere, guardare ed ascoltare: numerosi i servizi e le interviste in podcast, le foto, i video.

In una sezione del sito, presentata da Enrico Camanni, "Convivéncia d'Occitània - Avem fach un sumi", una raccolta di interviste raccolte in Piemonte dal giornalista Maurizio Dematteis, ognuna corredata da un breve video, a 14 coppie che hanno deciso di restare o di tornare a vivere e lavorare in paese, in montagna. Storie di scelte fatte per seguire il proprio compagno o per abbandonare il caos del fondovalle, per tentare un nuovo progetto di vita o per far crescere i propri figli in un ambiente a misura di persona. Ogni intervista una storia diversa, alcune di integrazione altre di straniamento, tutte più o meno faticose, nessuna retorica.

Dalla prefazione di Camanni:

"I soliti problemi tra uomo e donna, due passati, i figli, un cane, qualche speranza, il futuro. Niente di eccezionale, se non fosse per la scelta di andare (o di restare) in montagna, che è quanto di più fuori moda si possa concepire in questo nostro deragliamento metropolitano in cui niente sa più di terra e tutto è così fugace, così liquido, così rarefatto, che la terra sembra cosa dei nonni, o di un altro mondo. Eppure buona parte delle scelte di coppia raccolte da Maurizio Dematteis nasce proprio da una critica al nostro vivere e al nostro consumare, tanto che la terra assume un peso ben diverso da quello, obbligatorio, dei contadini o dei montanari del secolo scorso: il peso di chi sceglie."

Le storie sono state raccolte da Chambra d'Òc anche in un libro bilingue, "AVEM FACH UN SUMI", accompagnato da un DVD con le interviste video, ed è stato presentato l'8 dicembre insieme ad una mostra fotografica presso la sala della Provincia a Cuneo nell'ambito della manifastazione "Convivéncia d'Occitània - l'arte di vivere insieme in armonia"

4 commenti:

  1. Francesca,
    qui si aprono ricordi troppo lunghi da descrivere e anche un po' lontani nel tempo. Mi piace quando qualcuno parla di quei luoghi, per me la prima volta fu 43 anni fa (nella valle d'Elva, le valli occitane italiane), quasi preistoria e poi per tanti anni ancora dopo. Se vuoi un mondo oggi ancora quasi come allora, un mondo di cui si parla poco e forse meglio così, sopratutto per loro e per quelli come noi che pensano possa sopravvivere qualcosa di antico da far vedere a chi verrà dopo di noi.
    Guido

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  2. occitania... terra senza confini disegnati, terra che vive nella parlata musicale della sua gente, nelle musiche che fanno ballare tutti insieme bambini ed anziani sul piazzale davanti alla chiesa di Castelmagno in Val Grana il giorno di Ferragosto...
    le mie montagne, quelle vere, dove il grande turismo spero non arrivi mai... ma purtroppo anche in val varaita hanno fatto un inutile impianto sciistico!

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  3. bellissimo commento, marzia :)

    sono posti che conosco poco, ho passato solo una settimana l'anno scorso in val varaita e basta. 4 giorni a girare attorno al monviso, gli altri al col dell'agnello insieme a un'amica e un gruppo di astrofili a battere i denti e guardare il cielo al rifugio degli alpini (hai presente, dove c'e' la statua di quell'enorme madonna, poco prima del passo sulla destra?), a scolare genepy e a discutere, come capita spesso dopo i genepy, sui massimi sistemi :)
    Fermati anche a Ponte Chianale e Chianale, molto bello.

    da rivedere con piu' calma e .. ehm... una guida? ;)

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  4. serve una guida???? ;-))))
    volontaria presente!
    sì, conosco il posto di cui parli, al colle dell'agnello ci sono salita anche in bici, d'inverno con le racchette.
    ieri sera sono andata alla presentazione di un libro di foto della val maira (la mia preferita) fatto da un amico e... e mi torna la voglia di essere là, tra quelle borgate semi-abbandonate ma ancora fiere, a specchiarmi in quei laghetti blu e verdi...

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