Logo della "Ciaspolada"
Nevica da ieri. Non questo granché, ma nevica. Abbastanza perché il percorso della Ciaspolada di domani assomigli vagamente a un sentiero invernale; non abbastanza e troppo a ridosso della gara per evitare l'innevamento artificiale dei 6 km di percorso.
Meglio dell'anno scorso, certo, quando si corse su una striscia bianca di neve finta in un paesaggio autunnale color grigio-marrone, senza nulla che potesse ricordare l'inverno (qui una foto scattata dal blogger Ottobre31, per farsi un'idea).
Ormai sono anni che alla befana, data fissa della Ciaspolada, si inneva con i cannoni. Sono anni che ai 1000 metri s.l.m. del percorso (in val di Non, Trentino occidentale), neve naturale nada, niet o troppo poca, nonostante le macumbe, le danze propiziatorie, i sacrifici animali (sotto forma di speck, luganeghe e mortandele ;).
Quindi sono anni che un rosario di camion fa la spola dal Lago Smeraldo, dal quale si pompa l'acqua per produrre la neve artificiale, fino al percorso di gara dove lavorano un paio di ruspe e diverse persone per stenderla. Per far correre in sicurezza i circa 6000 iscritti alla gara serve uno spessore di circa 40 cm. di neve. Non sono molti chilometri, ma sono un numero impressionante di viaggi: circa 1200. Un numero impressionante di litri di gasolio, chili di polveri sottili, CO2. E un sacco di soldi (40-50 mila euro, leggo in giro).
Cosa voglio dire con questo post? In fondo niente di particolare. La Ciaspolada è sicuramente meno dannosa di moltissime altre espressioni di sport invernali, non servono impianti di risalita, dura un giorno poi i bisonti si tolgono dalle scatole, non mi risulta restino danni permanenti al territorio, il Lago Smeraldo è un bacino artificiale che non soffre per il prelievo dell'acqua necessaria, come pare non soffra troppo nemmeno il Rio Fondo. Forse solo che "signora mia, non ci sono più le nevicate di una volta" e sarebbe meglio iniziare a pensarci seriamente.
Però, però però.. Ecco, però. Un leggero senso di disagio mi resta. Ma si sa da tempo, sono una vecchia e noiosa pentola di fagioli brontolona.
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