Caspita. Ho arrampicato lì una ventina di anni fa e Detassis - già allora anzianissimo- lo ricordo come parte integrante del panorama del Brenta. Sarà un po' come pensare il Brenta senza il Campanil Basso, mi sa :(
"Ricordetelo ben, se rampega prima cola testa, po' coi pei, e sol ala fin cole man.". E' qualche settimana che manco dal mondo dei blog e forse sarebbe stato meglio tornare con notizie migliori. E' bella questa sua frase, perchè in fondo vale per tutto, non solo per la montagna ma anche e sopratutto per la vita. Un altro piccolo grande "tassello" di umanità che scompare, una stagione della vita che non tornerà più. Citando un vecchio libro ma mai titolo fu più veritiero "Un alpinismo irripetibile". Ciao Guido
non si fa che annunciare morti da in questo blog da un po' di tempo :(
sgrunt
equipaje, pensa che lui il campanile l'ha salito non si sa bene quante volte di preciso, ma fra le 170 e le 180. Manco fossero le scale di casa!
Era amico di Castiglioni, hanno arrampicato tanto insieme. Ettore lo stimava molto e si volevano bene. E era amico del mio zio, un altra vecchia quercia ancora combattiva, che mi racconta di un'epica gara di sci fra lui e il Bruno, con racchette smarrite, sci rotti... me la faro' ricontare :)
non si fa che annunciare morti da in questo blog da un po' di tempo :(
sgrunt
equipaje, pensa che lui il campanile l'ha salito non si sa bene quante volte di preciso, ma fra le 170 e le 180. Manco fossero le scale di casa!
Era amico di Castiglioni, hanno arrampicato tanto insieme. Ettore lo stimava molto e si volevano bene. E era amico del mio zio, un altra vecchia quercia ancora combattiva, che mi racconta di un'epica gara di sci fra lui e il Bruno, con racchette smarrite, sci rotti... me la faro' ricontare :)
Te sei volà per altre zime, lasando el to regno incustodì... el Brenta nol sarà pu uguale a prima. Te sei nà via "osservando", ma saria pu giusto dir immaginando, perchè da parecchio tempo ormai la to vista la t'ha abbandonà, quel che per ti el s'è rivelà l'ultim tramonto sul tuo regno. Ti con quela barba longa e el volto da vecio montanaro te l'hai conosù come nesun altro el Brenta. El "Basso" el t'ha saludà come fussa en fiol che da l'addio a so papà, con le lagreme che le casca dale pareti che ti te hai scalà pu de 170 volte.
Bruno te sei stà l'esempio per tuti i zoveni che i ha tacà a nar en montagna, per tuti quei che i ha tacà a rampegar, per tuti quei che ama la montagna e pe mi te sei stà e te sarai la leggenda.
"Ricordetelo ben, se rampega prima cola testa, po' coi pei, e sol ala fin cole man." Questa l'è una dele tante perle de saggezza che te hai dit ma mi voi modificarla così ed è rivolta a ti: ricordetelo ben, te sei stà, te sei te sarai il Re del Brenta"
Caspita.
RispondiEliminaHo arrampicato lì una ventina di anni fa e Detassis - già allora anzianissimo- lo ricordo come parte integrante del panorama del Brenta. Sarà un po' come pensare il Brenta senza il Campanil Basso, mi sa :(
"Ricordetelo ben, se rampega prima cola testa, po' coi pei, e sol ala fin cole man.".
RispondiEliminaE' qualche settimana che manco dal mondo dei blog e forse sarebbe stato meglio tornare con notizie migliori. E' bella questa sua frase, perchè in fondo vale per tutto, non solo per la montagna ma anche e sopratutto per la vita.
Un altro piccolo grande "tassello" di umanità che scompare, una stagione della vita che non tornerà più. Citando un vecchio libro ma mai titolo fu più veritiero "Un alpinismo irripetibile". Ciao Guido
non si fa che annunciare morti da in questo blog da un po' di tempo :(
RispondiEliminasgrunt
equipaje, pensa che lui il campanile l'ha salito non si sa bene quante volte di preciso, ma fra le 170 e le 180. Manco fossero le scale di casa!
Era amico di Castiglioni, hanno arrampicato tanto insieme. Ettore lo stimava molto e si volevano bene. E era amico del mio zio, un altra vecchia quercia ancora combattiva, che mi racconta di un'epica gara di sci fra lui e il Bruno, con racchette smarrite, sci rotti... me la faro' ricontare :)
Ben tornato, Guido :)
non si fa che annunciare morti da in questo blog da un po' di tempo :(
RispondiEliminasgrunt
equipaje, pensa che lui il campanile l'ha salito non si sa bene quante volte di preciso, ma fra le 170 e le 180. Manco fossero le scale di casa!
Era amico di Castiglioni, hanno arrampicato tanto insieme. Ettore lo stimava molto e si volevano bene. E era amico del mio zio, un altra vecchia quercia ancora combattiva, che mi racconta di un'epica gara di sci fra lui e il Bruno, con racchette smarrite, sci rotti... me la faro' ricontare :)
Ben tornato, Guido :)
Te sei volà per altre zime, lasando el to regno incustodì... el Brenta nol sarà pu uguale a prima. Te sei nà via "osservando", ma saria pu giusto dir immaginando, perchè da parecchio tempo ormai la to vista la t'ha abbandonà, quel che per ti el s'è rivelà l'ultim tramonto sul tuo regno. Ti con quela barba longa e el volto da vecio montanaro te l'hai conosù come nesun altro el Brenta. El "Basso" el t'ha saludà come fussa en fiol che da l'addio a so papà, con le lagreme che le casca dale pareti che ti te hai scalà pu de 170 volte.
RispondiEliminaBruno te sei stà l'esempio per tuti i zoveni che i ha tacà a nar en montagna, per tuti quei che i ha tacà a rampegar, per tuti quei che ama la montagna e pe mi te sei stà e te sarai la leggenda.
"Ricordetelo ben, se rampega prima cola testa, po' coi pei, e sol ala fin cole man." Questa l'è una dele tante perle de saggezza che te hai dit ma mi voi modificarla così ed è rivolta a ti: ricordetelo ben, te sei stà, te sei te sarai il Re del Brenta"
Ciao Bruno!
par strano eh, Claudio, pensar al Brenta senza el Bruno, no trovarlo al Brentei, no veder butàr la so barba dre a qualche canton.
RispondiEliminaNo sarà pu el Brenta de 'na volta Francesca :..(
RispondiEliminaCiao Grande Bruno, grazie per quello che ci hai insegnato. Sarai sempre con noi quando andremo in Brenta. Un abbraccio dal tuo amico ermanno
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