lunedì 2 giugno 2008

La notte dei fuochi

foc E' una tradizione molto diffusa e sentita non solo in Italia che risale ai riti mitologici pagani legati al solstizio d'estate. Omaggio al dio del sole al suo zenit, esorcismi contro glispiriti maligni nel periodo del raccolto, cose cosi'. Riti che il cristianesimo ha assimilato reinterpretandoli e attribuendoli a festivita' religiose. In molte regioni la notte dei fuochi e' associata alla festa di San Giovanni.

Qui in Alto Adige i fuochi si fanno la notte del Sacro Cuore. Nel 1796 la Dieta tirolese affidò l'Alto Adige, minacciato dall'invasione francese, alla protezione del Sacro Cuore di Gesù. Contrariamente ai piani, Napoleone, dopo aver occupato Trento, invece che proseguire verso nord girò verso est e verso il Veneto attraverso la Valsugana, risparmiando il Sudtirolo. Da allora i fuochi del solstizio d'estate furono associati alla festa votiva del Sacro Cuore.

Nel 1961 la notte dei fuochi, fra l'11 e il 12 giugno, diede inizio ad un'ondata di terrorismo irredentista del Befreiungsausschuss Südtirol (comitato per la liberazione del Sudtirolo): spenti i fuochi rituali esplosero decine di cariche di tritolo sotto a tralicci dell'alta tensione, parte della provincia rimase senza luce e un'azione che doveva avere solo carattere dimostrativo, facendo tanto rumore ma senza versare sangue, ebbe una vittima incolpevole e non voluta: un povero stradino che passava proprio nelle vicinanze di un traliccio esploso. In seguito il terrorismo altoatesino si radicalizzo' ed estremizzò, causando in totale 21 morti e 57 feriti dell'una e dell'altra parte.

Quindi da queste parti la tradizione ha diverse implicazioni: radici mitologiche, contadine e pastorali, cristiane, storiche e di identita' etnica.

5 commenti:

  1. Siediti. È il primo consiglio per chi vuole pregare. Stare fermi riconoscendo l'eternità dietro e davanti a sé, nel tentativo di assomigliare ad una roccia. Dio costruisce sulla pietra la sua casa e noi dobbiamo prima di ogni altra cosa imparare ad essere semplicemente quello che siamo. Misurare il nostro corpo avendo la dignità della montagna.

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  2. Ho passato il ponte a S.Vigilio di Marebbe e la sera della domenica i roghi hanno acceso i monti di Sennes!

    ps: se non ci sei ancora stata di consiglio di salire il Monte Sella di Fanes (2600 e roti).. panorama a 360° magnifico!


    Bye
    Misty

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  3. Dev'essere stato bellissimo, Misty :)

    Com'e' con la neve? Sciolta o ce n'e' ancora?

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  4. Francesca, neve NON ce n'è praticamente più. L'unica che ho pestolato è stata quella al passo di S.Anton, neve accumulato dal vento e scaricata giù dal Sasso dell Nove.
    Per il resto al 99% se n'è andata, se non "nele buse al revers".

    Misty

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  5. Grazie delle news, Misty. Se la pianta di piovere appena aprono i rifugi son per sentieri a fare un trekk non proprio li' ma non molto lontana.

    PS: se sentite di una tizia stramazzata alla prima ora di cammino, sono io. Raramente ho fatto poco come negli ultimi mesi! Bici pochissima, passi ancora meno :(

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